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il risparmio torna a beneficio del Governo, e si evita la te- nuta d’una inutile contabilitá.

Sulle altre categorie di questo capitolo che trovansi quasi intieramente conformi a quelle ammesse nel bilancio del- l’anno passato non si ebbe a fare alcun rilievo, e la loro am- messione non incontra difficoltá.

Servizio dei tabacchi.

Questa parte del bilancio divisa in quattordici categorie (dal numero 87 al 100) parta la spesa totale di 3,185,562 lire, e presenta Ja notevole diminuzione di lire 397,378 in raf. fronto all’esercizio del 1853.

Simile economia è quasi per intiero riferibile alla catego- ria 92, Compra tabacchi, la quale fu ridotta di lire 857,150, essendosi tuttavia la spesa relativa stanziata in lire 2,351,900, che si crede sufficiente onde provvedere ai bisogni delle varie fabbriche, atteso il fondo che le medesime giá riten- gono tanto in materie prime come in tabacchi fabbricati.

In questo bilaneio si operò pure una riduzione di lire 8760 sulla categoria 93, Veliure tabacchi, calcolando che per si- mile concorrente il trasporto dei tabacchi fabbricati si ese- guirá per le strade ferrate, e cosí dallo stesso Governo, senza che occorra il farne articolo di spesa, come giá si propose pel trasporto dei sali.

Tanto queste diminuzioni quanto alcuni aumenti e ridu- zioni proposte sovra altre categorie, apparendo abbastanza giustificate dai motivi che le consigliarono, non hanno incon- trato difficoltá presso la Commissione, e se ne propone l’am- messione.

Servizio delle polveri e piombi.

Il servizio delle polveri e dei piombi che nel bilancio del 1853 venne ammesso nella somma totale di lire 432,975 75, trovasi iscritto nelle sette categorie (dal numero 101 al 107), di cai consta questo capitolo, in sole lire 144,507, e cosí presenta una diminuzione di lire 288,468 75.

La causale di questa rilevante economia è intieramente ripetibile dallo avere fatto scomparire dal bilancio la cate- goria concernente la compra delle polveri dall’artiglieria, la

‘ quale nel bilancio passato era stata ammessa in lire 299,000 seguendo in tal parte il sistema giá ragionevolmente adottato in ordine alla spesa del trasporio dei sali e tabacchi per la parte che riguarda il trasporto di detti generi, che eseguito per mezzo della strada ferrata, e cosí dal Governo stesso, si ravvisò inutile di far fgurare come spesa nel bilancio pas- sivo, e come prodotto nel bilancio attivo.

L’aumento proposto sovra alcune altre categorie di detto servizio è compensato dalla maggior somma che presentava detta categoria per la compra delle polveri non piú riprodotta nell’attuale bilancio; cosicchè nessuna eccezione ebbea fare

la Commissione sul complesso della somma sianziata in questo

‘ bilancio. Amministrazione del debito pubblico.

Sercizio della monetazione, delle medaglie e del marchio.

Il tenuissimo aumento di lire 816 per l’amministrazione del debito pubblico, e quello non grave di lire 7880 pel ser- vizio dipendente dall’amministrazione delle zecche, che si propone in questo bilancio, risultando giustificati, non si ha difficoltá nei consigliarne l’approvazione,

Servizio delle tesorerie.

Pel servizio delle tesorerie venne ammessa nel bilancio del 1853 la somma di lire 254,000, ed ora si propone di stanziare pel corrente servizio la somma di lire 217,700, co- sicchè avrebbesi una minore spesa di lire 16,300.

Ii montare di detta spesa, stabilito essenzialmente in con- formitá del nuovo ordinamento dato a questo servizio a se- guito della soppressione delle tesorerie di azienda, apparendo regolato sovra basi ragionevoli, non vi sarebbe motivo per ricusarne l’ammessione.

Sercizi diversi.

Questi servizi diversi distinti in cinque categorie richie- dono la somma complessiva di lire 45,725, la maggior parte però della quale, cioè lire 30,000, assegnata ai vari com- missari governativi presso le Banche Nazionali e di Savoia ed altre societá industriali, non costituisce una spesa a ca- rico del Governo, giacchè questo ne ottiene il rimborso dai rispettivi stabilimenti, e figura nel bilancio attivo dello Stato.

Le restanti lire 15,700 sono riferibili a spese non nuove e la cui continuazione, risultando per ora imprescindibile, non può essere contesta.

Spese comuni.

Ta somma stanziata per queste spese comuni distinte in tra categorie ascende a lire 156,336 66, e presenta una di- minuzione di lire 28,813 26 su quella smessa nel 1853.

Considerando che detta somma è destinata nella quota ri- spettivamente assegnata a far fronte ad assegnamenti di aspettativa, a sussidiare i preposti delle dogane e gli operai nelle manifatture dei tabacchi, non che a supplire alle spese casuali non prevedibili nel bilancio, e che pur si presentano in un’amministrazione che deve provvedere a tanti servizi, la Commissione non ha esitato nel proporne l’approvazione, persuasa che, per quanto riflette gli assegnamenti di aspet- tativa, il Ministero procurerá. di esonerarne Perario collo- cando in attivitá di servizio quelli fra gli individui ammessi ora a tale trattamento che saranno atti a prestare la loro opera in caso di vacanza di impieghi.

PARTE II — SPESE STRAORDINARIE.

ll totale delle spese straordinarie rileva, come giá si notò in principio di questa relazione, a lire 613,640, e forma og- getto di quattro categorie.

Le due spese piú rilevanti che assorbono quasi l’intiera somma sovra indicata riflettono il censimento prediale della Sardegna iscritto per lire 283,810 e l’arginamento dell’Isère e dell’Arc nella Savoia, stanziato per lire 300,000. Nè l’una nè l’altra possono dar luogo a discussione, giacchè la prima è la continuazione della eguale spesa giá ammessa nel bilan- cio precedente indispensabile per portar a termine l’opera- zione del censimento ordinato nella Sardegna, e la seconda giá venne sancita colla legge speciale del 7 aprile ultimo.

Egualmente non vi può essere difficoltá ad ammettere la spesa di lire 7350 per maggiori assegnamenti, risultando che questi giá furono debitamente riconosciuti e mantenuti nei

precedenti bilanci.

Rimane soltanto a fare parola della spesa nuova di lire 15,000 stanziata a calcolo in questo esercizio delle tesorerie di azienda pei sei primi mesi dell’anno corrente. A dimo- strare la necessitá di tale stanziamento basterá l’osservare che essendosi riconosciuto indispensabile il conservare an-