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Servizio delle contribuzioni dirette.

Pel servizio delle contribuzioni dirette designato sotto le categorie 34 a 48 inclusive, era stata ammessa nel bilancio dell’arno precedente Ja somma totale di lire 1,635,644 25, e viene ora proposta in lire 1,824,23/ 59, e cosí con aumento di lire 188,590 34, il quale procede per la massima parte dallo stanziamento di nuove spese descritte sotto le categorie 35, 39, 41 e 45, di cui ja prima per lire 8930 si riferisce a fitti di locali per uso degli uffizi delle stesse contribuzioni dirette, la seconda per lire 14 000 riguarda spese per ufficio del catasto, la terza per lire 100,000, iscritta in esecuzione dell’articolo 58 della legge 7 luglio 1853, è destinata al pa- gamento delle quote insolvibili delle imposte stabilite in ra- gione di quotitá, e la quarta per lire 50,000 deve far fronte al pagamento del quarto del provento delle pene pronunciate dalle autoritá giudiziarie, devoluto in dipendenza della legge 12 giugno 1853, a favore dei municipi, di cui però l’esazione si opera per intiero dagli agenti demaniali.

Concorrono inoltre a costituire detto aumento le categorie 37 e 40, alla prima delle quali, relativa alla spesa del perso- nale dell’ufficio del catasto, venne aggiunta la somma di lire 43,600, ed alla seconda concernente i sussidi a provincie, comuni, particolari per danni straordinari e gravissimi sulle proprietá soggelte alla contribuzione prediale, venne accre- sciuta la somma di lire 2840 34.

Lo stanziamento delle varie categorie comprese in questo capitolo sia per la parte che trovasi conforme al bilancio del- l’anno precedente, sia per la parte che figura come spesa nuova, od in aumento, essendosi riconosciuto abbastanza giustificato, la Commissione è di avviso poterne consigliare l’approvazione.

Servizio dell’insinuazione e demanio,

La spesa totale ammessa nei bilancio precedente per que- sto ramo di servizio, designato sotto le categorie 46 sino a 59 inclasivamente ascende a lire 1,916,025 47, e quella in oggi proposta monta a lire 1,919,548 253, e cosí con un tenue aumento sulla massa delle spese di lire 5324 78,

Avvi bensi una differenza sullo stanziamento di alcune delle stesse categorie, di cui le une sono accresciute ed altre diminuite; ma questi divari appariscono giustiScati dalle

‘ esigenze del servizio, e perciò si giudicano ammessibili, pro- ducendosi soltanto una differenza, come giá si osservò, sovra l’intiero capitolo di lire 3524 78, tra il bilancio dell’anno corrente con quello dell’esercizio passato,

Occorre tuttavia csservare che nel bilancio del corrente esercizio trovasi stanziata una spesa nuova, quella cioè de- scritta sotto la categoria 50 in lire 130,000, per rimborso alia. Camera di commercio di Genova del prodotto presumi- - bile della tassa sulle assicurazioni marittime, di cui la ri- “scossione si opera dagli agenti demaniali; ma questa spesa è di puro ordine, giacchè la medesima figura in eguale somma nel bilancio attivo, nè può mai costituire un onere a carico delle finanze dello Stato.

Servizio del lotto.

Le tre categorie di questo capitolo, designate coi numeri 60, 6I e 62, rilevano a lire 2,520,280, e portano un aumento di lire 160,080 in raffronto colla somma ammessa nel bi- lancio passato.

Tale aumento essendo determinato essenzialmente dal maggior prodotto brutto dello stesso giuoco che presume ri- cavarsi, per cui dovrá pure accrescersi il numero delle vin-

cite alle quali occorre di far fronte, non che il maggior aggio da corrispondersi ai ricevitori, non può essere conte stato.

Servizio delle dogane.

Componesi queste capitolo di 14 categorie, designate dal numero 63 al 76 inclusivo, e la spesa totale stanziata pel corrente esercizio ascende a lire 3,798,832 70, e presenta una differenza in meno di lire 120,743 04 su quella ammessa nel bilancio dell’anno 1853,

Questa diminuzione è riferibile essenzialmente a tre di dette categorie, cioè a quella del personale (categoria 63) per lire 53,692, alla successiva categoria 64, concernente la indennitá agli impiegati pel piombamento colli per lire 7000, ed alla categoria 66 relativa alle paghe di preposti, per lire 80,000.

Percorse attentamente le varie categorie comprese in que= sto capitolo, si riconobbero in gran parte conformi a quelle ammesse nel bilancio dell’anno precedente, ed in complesso bastevoli a sopperire ai bisogni del servizio doganale.

La riduzione proposta sovra le tre distinte categorie, di cui si fece cenno, apparisce giustificata dalla soppressione giá avvenuta dell’ufficio deila gabella grano, per cui cessò la relativa spesa del personale addetto alla medesima, e all’a- bolizione di altri uffizi particolari cui può farsi luogo in di- pendenza delle innovazioni introdotte nella legge daziaria, mercè della quale il servizio attivo di vigilanza per parte degli agenti doganali potrá egualmente esercitarsi lungo la linea di frontiera con un minor numero di preposti, e cosí con un risparmio nella relativa spesa.

La notevole diminuzione dei diritti di dogana sopra molti oggetti, la piena esenzione da ogni dazio sovra alcuni di essi stata sancita colle varie disposizioni legislative-accennate, e lo affrancamento da molte formalitá doganali stato contem-

‘poraneamente conceduto, mentre hanno favorito il commer-

cio e l’industria, sono altrettante cause per cui rendesi meno necessario di conservare tutta quella forza attiva che era per lo passato indispensabile onde curare l’osservanza di leggi da- ziarie piú rigorose.

Non s’intende con ciò sostenere che il contrabbando abbia da cessare intieramente, ma non vi è dubbio che la mitezza dei dazi ne scema l’allettamento, e rende meno frequenti le introduzioni illecite delle merci estere.

Per questa considerazione la Commissione non ha esitato a proporvi l’ammessione della somma qual è stanziata pel servizio delle dogane.

Servizio sali.

La spesa stanziata pel servizio dei sali ascende per le dieci categorie in cui si trova diviso (categoria 77 a 86) a lire 2,704,431 60, e presenta una diminuzione di lire 241,682 in raffronto al bilancio del 1853.

Procede questa diminuzione da due cause, cioè dall’es- sersi abolita la direzione dei sali in Genova, affidandone le incumbenze alla direzione delle dogane, come giá erasi pre- cedentemente praticato, e dal sistema introdotto di far ese- guire il trasporto del sale da Genova nell’interno dello Stato per mezzo della strada ferrata, sovra tutti i puoti in cui era eseguibile, senza piú calcolare l’importo della relativa spesa, in quanto questa riguarderebbe il trasporto che si fa dal ‘Governo stesso sulla via ferrata.

La somma di lire 232,000 che viene perciò ridotta sovra questa categoria costituisce bensí una diminuzione corrispon- dente sul prodotto delle strade ferrate, ma in ultima analisi