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Categoria 47. 4ggio di esazione dei contabili demaniali e dei segretari dei tribunali . . . . . . L. 600,000

Questa spesa è regolata da una legge la quale sta- bilisce a benefizio dei contabili una quota proporzio- nale alle riscossioni dei diritti d’insinuazione, boilo, successioni e manimorte.

Avendo ammessa la proposta riforma sulla distri- buzione ed aggio della carta bollata, si avrá un ri- sparmio di. , 60... +. La esa come abbiamo dimostrato antecadeniementes perciò la categoria presente dovrá essere ridotta a L. 577,000

Ma di altra economia non minore è suscettibile la presente categoria.

R flettasi infatti che nel 1830 l’introito risultante dai pro- dotti d’insinuazione e demanio stava al disotto di 10 milioni di lire, mentre nel 1833 si avvicinò ai 27 milioni; intanto i contabili demaniali aumentarono in proporzione il provento del loro aggio senza che il loro lavoro sia accresciuto gran fatto. Parrebbe quindi giusto che questo maggiore profitto verisse almeno ripartito tra i contabili stessi ed il Governo. Se si riducesse di un solo ventesime l’aggio assegnato a que- sti impiegati demaniali sulla massa delle esazioni, Verario si impinguerebbe di circa 30,000 lire, conservando ancora ad essi una equa retribuzione delle loro fatiche. Invitiamo quinsi il ministro a prendere in considerazione questa proposta di economia,

È pure a desiderarsi che nel futuro bilancio le spese di questa categoria siano ripartite in due distinte categorie, se- condo la diversa natura degli oggetti. Infatti le spese desi- gnate colle lettere E, P, G, II non hanno nessuna comunanza ed analogia colle precedenti; sará quindi piú regolare di se- pararle, creando un’apposita categoria.

25 000

Categoria 48. Stipenuli e spese di uffizin degl’impiegati del- lamministrazione dei boschi nell’isola di Sardegna, lire 104,517 58.

L’aumento di lire 25,801 88 alla spesa del bilancio 1853 è in parte reale ed in parte apparente : reale, cioé, per la con- corrente di lire 17,800, Jomandate per accrescere gli stipendi deicapi-guardia e dei semplici guardaboschi. Per lire 8001 58 invece è fittizio, Nello stabilire la spesa da iscriversi sul bilan- cio, si fa deduzione deî deconto a cui quelle guardie sono tenute per rimborsare la spesa dei loro vestiario anticipata dal Go- verno ; questo rimborso essendo calcolato in quest’anno a lire 238242, mentre l’anno scorso era di lire 10,884, ne consegue una spesa maggiore di lire 8001 38.

La maggiore spesa pertanto che solo occorre di esaminare se debbasi o no ammettere è quella relativa all’accrescimento di stipendi per lire 17,800.

L’ammipistrazione dei guardaboschi dell’isola sarda fu rior- dinata con regio decreto 4 novembre 1831, il quale determi- nava il numero degl’impiegati e la spesa relativa, calcolata allora in }ire 39,600.

Nel bilancio 1852 si chiese la somma necessaria per atti-

vare una sola parte del personale in lire 45,33% 20. . Sorse nella Commissione di quel bilancio la quistione se regolare fosse stata l’istituzione di questo servizio senza il concorso del potere legislativo. Ma, senza che venisse delini- tivamente risolta, stante l’urgenza di provvedere alla conser- vazione delle foreste demaniali di quell’isola, si concesse Ja chiesta somma,

Nel bilancio 1853 si accrebbe la somma di lite 33,381 80, chiedendo ed ottenendo che fusse portata a lire 78,710.

Nel bilancio di quest’anno si domanda un aumento non solo uguale a quello che si richiederebbe per raggiungere la somma calcolata in origine, ciaè le lire 89,609, ma si vor- rebbe ottenere un aumento maggiore per crescere le paghe a quelle guardie forestali, e cosí si domanda uno stanzia- inento integrale di lire 104,517 59,

Quanto sia dannoso alla finanza l’uso invalso presso alcuni ministri di organizzare o riorganizzare delle amministrazioni con regi decreti appare con piena evidenza nel presente fatto. Per far accettare una riforina buona o cattiva ne impiccioli- scono la spesa al disotto del possibile o del conveniente, ne esagerano l’urgenza; sancita che essa sia con un voto del bi- lancio, poco a paco, d’anno in anno la cifra va via via ingros- sandosi per ragioni di necessitá, di utile servizio, che si svol- gono di mano in mano ; e non è conosciuta l’intiera spesa che dopo parecchi anni, quando non è piú permesso di recedere senza recare sensibili pregiudizi alle situazioni private degli impiegati ed ai servizi dello Stato.

Se invece la riforma ideata fosse promossa innanzi al Par- lamento, la stampa e le discussinni pubbliche metterebbero in evidenza l’importanza del progetto, l’entitá reale e defini- fiva della spesa prima di accettar!a n respingerla.

Noi facciamo voti che questi riflessi siano presi in seria considerazione dal Ministero nell’interesse tanto del sistema parlamentare cuanto della finanza pubblica, e per intanto vi proponiamo di respingere il chiesto aumento, limitando l’as- segno a lire 86,717 38.

Categoria. 49, Restituzioni di diritti e rendite demaniali, lire 93,000.

Aumento sulla somma stanziata nell’anno scorso lire 14,200.

Giá nella relazione del bilancio 1853 si prevedeva na au- mento a questa categoria; fino a che la pratica, e pei casi contestati le sentenze dei tribunali non abbiano stabilito delle norme precise all’applicazione della tariffi di questi di- ritti da poco riformati e sottoposti giá a nuova revisione, ac- cadrá sovente l’obbligo della restituzione di una parte dei medesimi per incongrua percezione. Non essendosi pertanto trovata sufficiente la somma stanziala a calcolo per l’esercizio in corso, benchè sia maggiore di lire 20,000 sull’anno ante- cedente, è d’uopo di accrescerla ancora concedendo il chiesto aumento.

Avvertiamo abbondevo!mente che non si tratta di una reale spesa, ma di puro ordine.

Categoria 50. Rimborso alla Camera di commercio di Ge- nora del prodotto della lassa sulle assicurazioni maril- time, lire 130,000,

Categoria Bi. Rimborso alle amministrazioni degli Stati esteri a pareggio dei conti reciproci per le corrispundenze telegrafi. he, lire 12,000.

Sono due stanziamenti d’ordine che non comprendono altro che una restituzione di somme le quali giá figurano nel bi- lancio altivo,

Categoria 53. Carta filigranata per il bollo e per le carle da giuoco e tarocchi, lire 136,000.

Spesa produttiva uguale a quella dei due ultimi bilanci.

Categoria 53. Conservazione e riparazione delle proprietá demaniali, lire 271,580.

DI quattro categorie, delle quali tre esistevano nel bilancio delle gabelle ed una in questo stesso bilancio, si costituí la presente, il quale concentramento di spese è motivato dall’a-