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per confutare l’avviso motivato della Commissione nella sua relazione del bilancio precedente.

Nell’esame di questo bilancio, la nuova Commissione per= sistette nel suo voto, e proponeva alla Camera di renderlo piú autorevole con un’esplicita deliberazione formulata in apposito ordine del giorno. Ma le dichiarazioni del ministro espresse nel senso che avrebbe fatto esaminare meglio la questione e preparati i documenti opportuni per mettere il Governo e la Camera in grado di risolverla convenientemente in quest’anno, indussero questa a sospendere il suo giudizio.

Il bilancio presente riproduce la stessa spesa approvata nel bilancio scorso in lire 439,900, ed è tuttora mantenuta la separazione di quelle amministrazioni; nei motivi però il ministro prega la Camera di voler sospendere ancora il suo giudizio sulla questione mossa negli anni precedenti dalla Commissione del bilancio, fino a che egli abbia potuto racco- gliere tutti i documenti che a suo credere proveranno la con- venienza, se non la necessitá, di tenere separata la direzione delle contribuzioni dirette dalla direzione del demanio ed insinuazione. i

La vostra Commissione non ha però creduto che si potesse acconsentire a questa nuova dilazione senza esporre sè e la Camera al pericolo di vedersi delusa dal triste espediente dei fatti compiuti, se pur era ancora in tempo di prevenirli,

Si trovò quindi unanimemente d’avviso che questa que- stione lasciata indecisa da tre anni fosse finalmente risolta coll’intervento del signor ministro delle finanze, il quale sostenne la convenienza e la necessitá di mantenere disgiunte le due amministrazioni dell’insinuazione e demanio, e delle contribuzioni dirette nell’interesse di entrambi i servizi,

Perciò osservava che la pritca di queste amministrazioni si trova oberata di lavoro in seguito all’aumento che subirono i diritti d’insinuazione, di successione e del bollo ; al maggior movimente delle proprietá ed alla creazione della tassa sulle manimorte. D’altronde la natura delle sue attribuzioni ri- chiedere un personale fisso al suo posto, e non ambulante come deve esserlo quello delle contribuzioni dirette. Diffatti l’esperienza avere dimostrato che la mobilitá degl’ispettori demaniali per la verifica del tabellione riesce nociva alla ri- cognizione degli altri diritti demaniali, e perciò si propose di creare per l’ultimo servizio una classe separata di verifica- tori unicamente destinata all’accertamento degli alli notarili. L’assestamento delle contribuzioni dirette, cioè a dire la for- mazione delle matricole e dei ruoli ; la ricognizione delle mutazioni che succedono in dipendenza del movimento della proprietá ; la verifica delle consegne fatte dai contribuenti ; le contestazioni che insorgono e che devensi sostenere in- nanzi alle Commissioni provinciali, comprendere tanto lavoro di scritturazioni e d’indagini da richiedere un servizio spe- ciale cd esclusivamente intento a quella. Se si fossero affi- date tutte quelle incombenze all’amministrazione d’insinua- zione e demanio, l’accessorio avrebbe probabilmente assor- bito il principale con detrimento del servizio a cui sarebbesi innestato,

Per farsi un’idea concreta della mole del lavoro affidato all’amministrazione delle contribuzioni dirette, basta l’accen- nare che deve attendere al disimpegno di 6 imposte di quo- titá per l’assetto delle quali richiedonsi 6 matricole distinte, e 6 distinti ruoli per ogni comune. Quindi per 3078 comuni bisogna compilare 18,468 matricole ed altrettanti ruoli, per riempire i quali importa raccogliere e verificare le quole di ciascun contribuente,

Conveniva quindi formare un numero ragguardevole di distretti che comprendessero piú mandamenti esattoriali;

infatti se ne crearono 158 in modo che ogni verificatore ab- bia, in media, l’ispezione sopra 22 comunitá.

Ai verificatori si è pure assegnata la sorveglianza sugli esattori che prima era pralicata dogl’intendenti con poco successo.

Povranno pure attendere alla conservazione del catasto, che in molti luoghi, per mancanza di cura trovasi profonda- mente alterato.

A queste considerazioni del ministro alcuni della vostra Commissione contrapponevano :

Che il personale dell’insinuazione e demanio per la natura delle sue occupazioni e la pratica acquistata era assai piú idoneo a dirigere e regolare l’assetto delle nuove tasse di- rette; essere vero che nei grandi e popolosi centri si sarebbe a ciò richiesto un aumento d’impiegati ; noti però nelle pic- coie localitá dove gl’insinuatori sono assai poco occupati; comunque rimarrebbe sempre il vantaggio di avere una buona e capace direzione con minore spesa.

AI difetto di questa doversi per l’appunto attribuire il ri- tardo nella compilazione dei ruoli; gli sbagli numerosi acca- duti ; il ritardo nel pagamento delle imposte, il quale ritardo cagionando l’accumulamento di diverse annualitá, ridonda a danno e noia dei contribuenti ed a nessun utile del Governo, deplorarsi pure l’oscuritá e la complicazione di certi ruoli, come ad esempio quelli sulla tassa personale e mobiliare, per comprendere i quali moíti dovettero ricorrere a persene legali : la confusione poi tra le spese per la fassa regia e le locali in modn da non lasciare distinguere le quote relative, essere irregolare e sollevare giusti reclami. í

In quanto al lavoro per la formazione dei ruoli ed alla conservazione del catasto si osservava ehe per lo passato era attribuito ai segretari ed altri impiegati comunali, i quali, per la piena conoscenza degli affari locali, sono piú appro- priati : che la sorveglianza degli esattori avrebbe potuto ri- manere sotto gl’intendenti, Si conchiudeva insomma che, se- guendo questo sistema d’ordinamento, si sarebbe piú presto e meglio ordinato il servizio, con risparmio di spesa.

II ministro delle finanze, assumendo la difesa della nuova amministrazione, rispondeva che il ritardo nella formazione dei ruoli proveniva dalle seguenti cause:

1° L’imputazione della parte d’imposta dei fabbricati prima conglobata colla prediale, si dovette trasferire sopra quella specialmente e distintamente creata pei fabbricati: ma i tentativi fatti da molti contribuenti per isgravare di troppo l’una a danno dell’altra imposta, ed il cattivo stato di molti catasti richiesero molto tempo per eseguire questa separa- zione ; i

2° Le consegne fatte dai privati furono assai minori della realtá in moltissimi siti, per cui si è dovuto procedere ad una verifica quasi generale delle singole quote e sostenere in contraddittorio avanti alle Commissioni locali l’interesse del- P’erario. Questo lavoro non poteva ultimarsi indiperilente- mente da queste Commissioni, le quali d’altronde andarono molto a rilento. Però i ruoli per la tassa dei fabbricati sono oramai riempiuli meno Genova e Sassari ; il risultato è piut- tosto soddisfacente. Per dare un saggio dello zelo ed attivitá di questa amministrazione basterá sapere che le dichiarazioni per imposta professionale non sorpassarano le lire 800,000; in bilancio erasi preveduto un prodotto di lire 1,500.000; i verificatori ottennero l’accertamento di lire 1,900,000;

5° Un’altra causa di ritardo provenne dalla necessitá di ri- cevere anche le consegne per la nuova tassa mobiliare e per- sonale, ma queste sono ora compiute, e si spera di avere i ruoli ultimati per il prossimo mese di agosto.