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del 10 gennaio 4849, arrecò una vera miglioria purchè le ispe- zioni riescano non solo frequenti, ma improvvise. Venne pure col paragrafo 2 dell’articolo 2 esaudito un voto costantemente esternato allorchè la presente categoria venne in discussione, che uno degli ispettori avesse speciale incarico di visita delle scuole di filosofia massime positiva. Perciò la vostra Commissione vi propone di approvare la somma domandata di 9500 lire.

Categoria 11. Ispezione delle scuole suddette (Materiale).

Coi decreti accennati nella precedente categoria veniva fissata l’indennitá quotidiana di 12 lire agli ispettori per il tempo in cui durano le loro visite. Per tale scopo è destinata la som:na di 10,800 lire, proposta dal Ministero nella pre- sente categoria. Inoltre la medesima giusta i ragguagli tras- messi porge i mezzi necessari al Ministero per l’invio di per- sone incaricate di visite straordinarie, e di assistenze agli esami giudicate necessarie.

La vostra Commissione è persuasa che con visite opportune fatte da delegati del Ministero competenti giusta le svariate circostanze l’istruzione secondaria riceve non lieve impulso. Essa ha però rilevato tra le sorame perciò adoperate nello scorso anno alcune che le parvero meno conformi allo scopo di questa categoria, come sarebbe quella per una revisione straordinaria dei conti del collegio nazionale di Torino. Crede poi la Commissione che la riduzione di personale, ed il cessato obbligo di visita generale trae seco una diminu- zione di spesa del materiale. E per veritá delle 10,500 lire stanziate nello scorso anno vennero spese sole 7500 lire. Percio consentendo lo stesso ministro per 2000 lire, la vostra Commissione è di parere che la presente categoria abbia a ridursi a 7500 lire.

Categoria 12. Presidi, vice-presidi, professori, professori sostituiti, assistenti, partecipanti ai diritti di esumi, e gradi delle varie facoltá nelle Universitá, e bidelli delle medesime (Personale), “

A questa categoria votata nel bilancio del 1853 in lire 489,718 39 viene ora dal Ministero proposta l’aggiunta di lire 10,659 67 la quale verrebbe adoperata nel modo se- guente: 1° lire 900 sono destinate per assegnamento che tiene luogo di propine al professore di fisica sublime nell’U- piversitá di Torino, assegnamento ommesso nel bilancio del 1853 perchè vacante allora la cattedra; 2° alcune scuole universitarie tenendosi nello stesso edifizio in cui è il colle- gio di San Francesco di Paola, è proposta al portinaio di questo una retribuzione di lîre 100; 3° il professore di oste- tricia nella Universitá di Genova avendo aggiunto al suo in» segnamento teorico quello pratico avrebbe un aumento di lire 416 67 ed il suo assistente di lire 200, ed al professore di clinica chirurgica nell’Universitá stessa si accrescerebbero lire 273 per maggiori diritti di esami ai quali deve assi- stere; I° si propone di impiegare lire 400 state tolte nel bi- lancio del 1853 per stipendio nell’ Universitá ligure di un professore sostituito di filosofia, a pagare un professore sup- plente alle cattedre fisico-matematiche; 3° un professore della facoltá legale di Sassari non ricevendo ancora lo sti- pendio normale, questo )o diverrebbe coll’aggiunta di lire 550. Infine lire 8000 gioverebbero a recare qualche miglio- ramento e piú equitá di retribuzioni a parecchi professori delle Universitá di Genova e della Sardegna.

.- Finora si ebbe notevole disuguaglianza di stipendio non solo tra i professori dell’Universitá di Torino e quelli delle altre Universitá del regno, ma ancora in queste tra i profes:

sori sia delle diverse facoltá che della facoltá stessa. Cosí nella Universitá di Torino gli stipendi dei professori effettivi ondeggiano tra un maximum di lire 1800 ed un minimum di lire 2000, e l’assegnamento a titolo di propina tra un ma- ximum di lire 3000 ed un minimum di lire 400, In quella di Genova il marimum dello stipendio fisso dei professori non oltrepassa le lire 1800, e per quattro soli professori l’as- segnamento a titolo di propina oltrepassa le lire 1000, per taluni discende alle lire 200. Cosí nelle Universitá della Sar- degna, eccettuata la facoltá legale, a cui provvide la legge dell’11 maggio 1850 pareggiandone i professori per lo sti- pendio fisso a quelli dell’Universitá di Torino, un solo pro- fessore nell’Universitá di Cagliari ha uno stipendio fisso di lire 1620, che per tutti gli altri non arriva alle lire 41500. Gli assegnamenti a titolo di propina sono pure nelle Univer- sitá della Sardegna molto minori che nelle altre.

Colla proposta del Ministero si otterrebbe applicata la somma di lire 3000 a far sí che il minimum di ciascun pro- fessore dell’Universitá di Genova venisse portato a lire 1700, Collo scopo analogo si assegnerebbe alla Universitá di Ca- gliari la somma di lire 2760, ed a quella di Sassari di lire 1820, onde nessune dei professori di esse riceva uno stipen- dio minore di lire 4850. Tale incremento di stipendio si da- rebbe solo a quelli che non godono giá altro trattenimento, e sono in carica da un triennio,

Nell’aggiunta al bilancio presentata da poi dal Ministero è proposte per questa categoria un aumento di lire 2500, delle quali 800 per dare lo stipendio legale ad uno dei professori di teologia dell’Universitá di Torino, dalla paga del quale si detraeva sinora egual somma per il suo predecessore ora de- funto. Le altre lire 1500 vennero riconosciute necessarie ad aggiungere al fondo stanziato per distribuzioni eventuali di diritti di esami nelle Universitá della Sardegna, Però allo stesso aumento il Ministero contrappone una diminuzione di lire 12,955 75 risultante dalla soppressione dello stipendio del professore sostituito di chimica generale nell’Universitá di Torino, di quello di matematiche elementari in quella di Cagliari, non che di somma eccedente ii bisogno per la di- stribuzione dei diritti di esami nell’Universitá di Torino.

Dall’esame de’vari aumenti proposti risultò alla Commis- sione che la massima parte di essi sono giustificati, o dalla loro necessitá, 0 dali’ere compensati con corrispondenti economie. Non cosí fu dell’aumento di lire 8000 per mi- gliorare gli stipendi dei professori delle Universitá genovese e sarda. Ne propugnarono la convenienza, anzi la giustizia parecchi membri della Commissione sostenendo che non po- teva ravvisarsi equo che pari fatiche venissero con tanta ineguaglianza retribuite siccome ora avviene tra Universitá ed Universitá e tra facoltá e facoltá dell’Universitá stessa, tra membri e membri di una medesima facoltá. Notavanro che il proposto aumento per ciò solo avrebbe dovuto approvarsi perchè lo stipendio dei professori delle Universitá della Sar- degna, anche col medesimo, rimarrebbe tuttavia inferiore a quello dei professori addetti all’istruzione secondaria nelle cittá in cui hanno sede.

Ma la maggioranza della Commissione, ferma nel pensiero che nelle presenti angustie abbia a respingersi ogni aggiunta al bilancio passivo dello Stato, e che d’altronde l’imminente riordinamento dell’istruzione provvederá allo scopo per cui si chiedeva l’accennato aumento di lire 8000, fu d’avviso che queste non si dovessero consentire.

Perciò la somma chiesta dal Ministero per la presente ca- tegoria verrebhe approvata in lire 481,702 31.