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Quadro dimostrativo del personale tecnico occorrente pel servizio dei porti, spiaggie e fari, con indicazione della relativa spesa. ‘ Designazione dei gradi e delle classi Numero per grado e per classé Stipendio per grado e per classe Totale Ispettore di 2a classe 1 4,000 4,000 Ingegnere-capo di 2a classe 1 3,000 3,000 Ingegneri di la classe 3 2,400 7,200 Ingegneri di 2a classe 2 2,000 4,000 Allievi ingegneri 5 1,000 5,000 Aiutanti anziani 3 1,600 4,800 Aiutanti di la classe 4 1,300 5,200 Aiutanti di 2a classe 7 1,000 7,000 Totale del personale numerico e spesa relativa . . . 26 40,200 Indennità all’ispettore per le spese di uffizio. ........ 1,000 Alta-paga ai tre ingegneri a destinarsi all’uffizio dell’ispettor e in ragione di lire 360 eaduno .... 1,080 Paga di un inserviente l’uffizio 600 Totale generale della spesa . . . 42,880 Certo, non potevano i mastri di posta tenere in esercizio costante e perpetuo quello che era stato loro conceduto a tempo indeterminato, ma pure l’uso che era prevalso da lunghissimi anni, tacitamente ammesso dal Governo, e la niuna espressa dichiarazione nei regolamenti postali in quanto a che un contratto a tempo indefinito dovesse avere termine a beneplacito dell’autorità governativa, consigliavano e rendevano anzi necessario un equitativo riguardo nella soluzione della questione. Quindi, sulla rappresentanza deiramministrazione delle poste, il Ministero per gli affari esteri nel maggio 1851 determinava che, senza più, fossero modificate !e concessioni a tempo indeterminato, mediante nuovi atti per cui e dalla data dei quali, a conciliazione dei diritti e dell’interesse del Governo coi riguardi dovuti ai titolari delie stazioni, siffatte concessioni avessero ad essere limitale ad un novennio e l’amministrazione rimanesse d’altronde in facoltà di ridurre, mercè semplice preavviso di tre mesi, ia durata di tre in tre anni, ove, per qualche nuova disposizione legislativa fosse venula diversa la condizione delle stazioni. Spesa straordinaria sul bilancio 1854 per compenso ai mastri di posta, Progetto dì legge presentato alla Camera il 19 giugno 1854 dal presidente del Consiglio ministro delle finanze (Cavour). Signori! — Allorché nel 1850, da noi si dava princìpio aita riforma di quanto si appartiene alla posta-lettere, non si tralasciava di fare egualmente studio del come dovesse meglio essere provveduto alle cose riferentisi al servizio delia posta cavalli. Uno dei più gravi ed essenziali inconvenienti che voleva essere corretto, si era la vieta eonsuetudine d'indeterminata concessione delle stazioni di posta, siccome quelle che venivano poi considerate e valutate quale proprietà della famiglia del titolare, a tale punto che il titolare stesso, se padre di più figli, ne legava ad uno di essi la investitura come parte di retaggio paterno.