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riescirà insufficiente ; tuttavia la Commissione spera che, cadendo la scelta dei personale sopra persone idonee, come giova sperare, e superato il periodo del lavoro di costruzione il più intenso, quale sarà probabilmente il decennio incominciato col 1882, nel quale cade anche lo spurgo generale dei porti ordinato colla legge 3 luglio 1883, quel personale che avrà bastato a dirigere tante opere varrà poi anche a mantenerle regolarmente. Questa è questione che ora non può essere sciolta, e per il momento importa l’essere persuasi che il personale quale venne stabilito non è eccedente il bisogno di che è convinta la vostra Commissione, È d’uopo ora che io vi spieghi il vero stato della questione rapporto alia spese, ma per questo è forza far un cenno dell’organizzazione di quel corpo che prima disimpegnava le incumbenze dei porti, spiaggie e fari. Nel 1848, allorché venne organizzato il corpo de! Genio militare, esso constava di 1 generale, 3 colonnelli, 6 maggiori, 30 capitani, 32 luogotenenti e 16 sottotenenti, in tutto quindi di 88 ufficiali (t). Sopra questi 37 facevano parte del reggimento zappatori, e 51 rimanevano per il comando generale per il servizio e per le diverse direzioni infine di tutte le costruzioni militari e per quello dei porti e spiaggie. Allorché cominciò a farsi sentire vivamente il bisogno di dare maggiore spinta ai lavori marittimi, si concepì l’idea di separare il servizio dei porti e spiaggie dal Ministero delia guerra e darlo al Genio civile, assoggettandolo al Ministero dei lavori pubblici. 11 ministro della guerra, annuendo a questa massima, riformò i quadri del proprio personale del Genio nel 1852, cioè precisamente nell’epoca nella quale venne anche sancita la legge che ho ripetutamente citata, che riorganizzava il servizio dei porti e spiaggie e Io sottoponeva al Ministero dei lavori pubblici. In questa riforma sancita per reale decreto del 19 marza 1852 il mins!ro della guerra riduceva i 51 ufficiali portati dalla pianta 1848 per le direzioni ufficiali a soli 38, calcolando appunto che veniva sollevato da tutti i lavori relativi ai porti e spiaggie. Nella realtà poi, non essendosi potuto fare contemporaneamente questa nuova organizzazione, nacque che il personale che prima apparteneva a! Ministero della guerra e che accudiva a quei lavori speciali, e composto di ufficiali del Genio, rimase ascritto al bilancio delia guerra e pagato su quello, mentre ha per capo il ministro dei lavori pubblici e le opere da eseguirsi s’iscrivono in questo bilancio ; nacque inoltre, che, avendo fatto il ministro della guerra la riduzione numerica nei suoi uffici, senza che fosse sgravato dai lavoro, questo si accumulò a detrimento del servizio, d’onde le reiterate interpellanze perchè si organizzasse il personale dei porti e spiaggie, e le rimostranze fatte da pressoché tutti gli ufficiali del Genio che siedono alia Camera ad ogni discussione del bilancio perchè si ponesse termine a questo stato anormale di cose. Benché voi possiate rammentare le replicate istanze che ebbero luogo in seno della Camera, perchè si provvedesse all’inconveniente accennato, credette la Commissione di doverlo più dettagliatamente verificare, e le risujtò infatti che quei nove ufficiali che sono ora applicati più specialmente al servizio dei porti e spiaggie, disimpegnano anche lavori di spettanza del Ministero della guerra ; che spesso vengono distolti interamente da quelli per essere di nuovo assunti in (1) È questa l’organizzazione portata dal decreto 7 novembre 1848 per il personale sul piede eli pace. Il personale invece sul piede dì guerra portato dal medesimo decreto fa ascendere il complessivo numero degli ufficiali del Genio a 118. servizio dal Ministero della guerra, rimanendo interrotti e sospesi i lavori dei porti e spiaggie ; che il servizio degli altri ufficiali rimasti a! disimpegno dei lavori del Genio militare fu aggravato dopo la sua organizzazione di altri lavori prima appartenenti ad altri uffici, contansi in questi :

1° Vari locali già addetti alia lista civile, cioè l’accademia militare, il quartiere delle guardie del Corpo e quelio delie guardie di palazzo ;

2° Le torri, batterie, fortini del litorale di terraferma e di Sardegna ;

3° ! locali della marina e della sanità in Sardegna. Effetto di questa moltiplicazione di lavoro fu un incaglio generale nei lavori, si spettanti ai porti e spiaggie che in quelli del Genio militare, il cui personale è talmente occupato, che si dovette ommettere perfino la scuola teorica di zappa e mina, quantunque sia cosa di somma importanza, e ciò per essersi tolto al reggimento diversi ufficiali per utilizzarli presso le direzioni. La Commissione ha dovuto, in base a questi fatti, convincersi de! fondamento che avevano le reiterate rimostranze fatte alla Camera e della necessità di provvedervi. La frase pertanto della relazione ministeriale la quale reca che nessuno o poco aggravio ne verrà all'erario nazionale (dalla presenta legge), perchè là spesa sarà, se non integralmente, almeno nella parte principalissima compensata dall’economia che deriverà nell'ordinamento del corpo del Genio militare sollevato dal servizio dei porti e spiaggie, al quale sono attualmente applicati ; questa frase, dico, vuol essere intesa non nel senso di una nuova futura sottrazione ai 38 ufficiali ora esistenti e faci eoli parte della direzione generale del Genio militare, ma si riferisce all’ordinamento già operatosi nel (852. L’economia non è però meno vera, e calcolata la diminuzione degli ufficiali presso la direzione generale del Genio e quella pure operatasi di conformità nei commissariati delle fort’ficazioni, sollevati dalla contabilità relativa ai lavori marittimi, si ebbe in realtà nel bilancio della guerra su questo ramo speciale una diminuzione che corrisponde a circa otto decimi della spesa richiesta da questa legge. Ma se anche, tenuto conto di tutte le ragioni menzionate, non si reca colla nuova pianta che un tenue aggravio che si ritiene largamente compensato da un servizio più celere e più in armonia coi bisogni, ciò non dispenserebbe dai cercare di togliere anche solo una piccola differenza, ove si potesse fare senza detrimento del pubblico servizio, e la Commissione reputa che si potrebbe ottenere anche questo con una sistemazione uniforme sì nel genio militare che civile del sistema di contabilità e controlleria. Esiste ora questo divario che la contabilità nel Genio civile è tenuta dal corpo medesimo, mentre nel Genio militare è tenuta da un altro corpo che è il commissariato delle fortificazioni, il che si presenta come un’anomalia, non sapendosi trovare ragione perchè abbia a sussistere una tale differenza. Il corpo del commissariato figura ancora nel bilancio 1355 per lire 103,000. È certo che organizzandosi la contabilità sulle basi del Genio civile non si verrebbe a risparmiare la somma totale, ma tenuto pure conto sia dei riguardi dovuti alle persone che ora disimpegnano quelle funzioni, che dei lavoro che si aumenterebbe negli uffici del Genio militare, è certo che per ora una buona parte, e col tempo poi la massima parte di quella somma verrebbe risparmiata e semplificato il servizio. La vostra Commissione ha voluto porvi sotto gli ocelli anche un mezzo di risparmio, quantunque non si colleghi strettamente colla presente legge, volendo provarvi quanto siasi fatto carico