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che corre tra il limite normale dell’imposta e t’ammontare delle spese che stanno a carico esclusivo della provincia sarebbe meno conveniente incontrare un mutuo passivo così esiguo. La Camera dei deputati, avendo riconosciuto plausibili i motivi su cui fondasi la citata deliberazione, adottò nella seduta de! 2 corrente il progetto di legge inteso a renderla esecutoria, che d’ordine del Re io le aveva presentato e che ora depongo al banco della Presidenza del Senato del regno, cui fo preghiera di volerlo discutere d’urgenza. Relazione fatta al Senato il 15 maggio 1855 dall’ufficio centrale composto dei senatori Balbi-Piovera, Albini, De Fornari, De Margherita, e Di San Martino, relatore. Signori ! — Le leggi del 24 giugno 1882 e 1° maggio 1883 avendo chiamato la provincia di Savona ad un concorso, le cui basi già sono fisse ed assolute, nelle spesa di manutenzione e di miglioramento del porto di Savona, tanto il Consiglio provinciale che quello divisionale ossequenti alla legge votarono di stanziare nel bilancio del 188B la somma di lire 25,924 38, necessaria al pagamento come sopra ingiunto dalie precitate leggi. La Camera dei deputati approvava quindi, non ha guari, il progetto di legge che autorizza l’aumento d’imposta fatto necessario per sopperire alla spesa medesima, e quel progetto viene sottoposto adesso alla vostra sanzione. L’ufficio centrale, al quale ne fu commesso l’esame, riflettendo che la questione è già decisa dalle leggi suddette che stabiliscono il concorso della provincia di Savona nella spesa in discorso, e che, senza annullare le leggi medesime, è indispensabile di concedere alla provincia di Savona i mezzi di farvi fronte, unanime vi propone, per mezzo mio, l’adozione della legge. Giudizio pronunziato contro il deputato Buttini per reato di stampa. Lettera dell'onorevole deputato Buttini al presidente della Camera in data 24 marzo 1855. Onorevolissimo signor presidente della Camera dei deputati. Nel decorso mese di febbraio i! magistrato di Cassazione giudicava in una eausa che ini riguarda, specificata per reato di stampa, Non s’ignorava ia mia quebtà di deputato, e, ad ontadelì’artieolo 48 dello Statuto foodameutale, non si curava il previo consenso delta Camera. Crederei mancare troppo allo Statuto stesso ed al paese qualora, indugiando più oltre a denunciare solennemente un tale fatto, non ponessi la Camera in grado di vedere se al proposito occorrano speciali deliberazioni. Col massimo ossequio, mentre faccio istanza per la pubblica lettura di questa mia, mi dichiaro e sono Devotissimo suo GlANBONAVBNTURA BUTTINI, deputato. Lettera del presidente della Camera cd ministro di grazia e giustizia in data, 26 marzo 1855. Il presidente sottoscritto si rivolge all’onorevole signor ministro di grazia e giustizia con preghiera di volergli procurare con qualche sollecitudine copia autentica delle due sentenze che il magistrato di Cassazione ha pronunciato in una causa per reato di stampa, riflettente il signor deputato avvocato Bonaventura Buttini, anticipandogliene i più distinti suoi ringraziamenti. Boncompagni. Lettera del ministro di grazia e giustizia al presidente della Camera in data 2 oprile 1855. Soddisfacendo a! desiderio espresso daSI’mtorevole signor presidente con la sua lettera in data del 26 dello scorso mese di marzo, n° 485, il guardasigilli trasmette a S. S. illustrissima copia autentica delle due sentenze del magistrato di Cassazione, riflettenti il signor deputato Buttini, e ne! mentre le rinnova gii atti del suo distintissimo ossequio. Pel ministro, il segretario generale Deandiieis, Sentenza del magistrato di Cassazione pronunziata addì 8 ghigno 1854 sul ricorso dell’avvocato Giovanni Bonaventura Buttini di Saluzzo, diretto ad ottenere l'annullamento della sentenza pronunciata dal magistrato d’Appeiio di Torino il 12 novembre 1883, con la quale egli fu condannato alta pena di giorni cinque di arresti, nella multa di lire 500 e nelle spese, come convinto reo d’ingiuria pubblica per mezzo della stampa, mediante un suo opuscolo intitolato: Baronate da giubileo. Il magistrato di Cassazione Sentite, in pubblica udienza, la relazione fatta dal signor consigliere Deferrari di detto ricorso, sentenza ed atti relativi, le osservazioni a difesa svolte dall’avvocato Mancini, e le conclusioni del signor Sobrero sostituito avvocato generale; Premesso, in fatto, che l’avvocato Buttini, dopo di aver presentato il mentovato suo ricorso ir> Cassazione, sarebbe stato eletto da! collegio di Saluzzo a deputato al Parlamento; che, chiamata la causa all’udienza del magistrato, con apposite conclusioni invocò il privilegio sancito nell’articolo 45 dello Statuto fondamentale del regno, e sostenne:

1° Che ia Camera dei deputati è giudice esclusivo e sovrano della misura ed estensione delle prerogative e privilegi che ai membri di essa possono competere; e che quindi il magistrato era incompetente a decidere, se. a termini dell’aecep.nato articolo 48 poteasi proseguire l’attuale giudizio durante la Sessione in corso del Parlamento, o se pure, pria d’ogni cosa, dovea aspettarsi il consenso della stessa Camera pel proseguimento di esso ;

2° Che, se il magistrato fosse competente a statuire sulla interpretazione che aver debba i! mentovato articolo 45, egli era in tal caso evidente che esso comprendeva ogni specie di giudizio penale, ed anche quelli dipendenti da un ricorso in Cassazione ; e che perciò doveva dichiararsi non potersi progredir oltre in causa sino a che ia Camera dei deputati non