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sendo la straordinaria prosperità della provincia di Casale j determinata dall’abbondante raccolta delle uve unita allo straordinario prezzo cui è salito il vino, donde venne che i futile netto verificato dai possessori di vigneti, i quali ivi costituiscono la maggioranza degii abbienti, da tre anni a questa parte vince a largo estimo i valori de’ vigneti stessi e rende i contribuenti atti a sopportare non solo questo ma un assai maggiore sopraccarico. Nè guari dissimili sono le condizioni del Vercellese che per buon numero d’anni consecutivi ebbe la ventura di abbondanti raccolti di riso e jote venderlo ad un prezzo che supera la metà della media normale, lo porto quindi opinione che, e per questa considerazione e per l'altra che il Consiglio provinciale non indicò la via del credito come quella preferita" dai contribuenti, sia miglior partito l’autorizzare la provincia a coprire le sue spese speciali esclusivamente coifimposta, tanto più che bastano all’uopo 6 centesimi aggiunti ad ogni lira delle contribuzioni dirette, cosicché i contribuenti dovranno pagare meno di 50 centesimi addizionali per le due imposte comune e speciale riunite, quandoché in mediale provincie di tutto lo Stato ne pagano 34 per somministrare ia prima soltanto. Arrogo che nella presunta prossimità dello scioglimento delle divisioni amministrative vuoisi andar a rilento neli’impegnare i bilanci avvenire delle provincie affinchè non ne sia scematala libertà d’azione dei futuri loro Consigli. Il Re, di cui ebbi l’onore di esplorare su questi oggetti le intenzioni, mi ha dato l’incarico di sottoporre alle vostre discussioni Punito progetto di legge diretlo a permettere che la divisione rii Vercelli incontri un mutuo passivo rii lire 103,000 per far fronte alle spese dell’anno in corso, e !e provincie di Vercelli e Casale ripartano nello stesso anno iin’imposla speciale di lire 54,018, e di lire 26,800 rispettivamente. Nei deporlo pertanto al banco della Presidenza prego la Camera a volerlo discutere d’urgenza. PROGETTO DI LEGGE. Art. i. È fatta facoltà alla divisione di Vercelli di contrarre un mutuo passivo di lire 163,000, ed alle provincie di Vercelli e Casale di ripartire rispettivamente lina imposta speciale di lire 52,318 e lire 26,800 onde far fronte a!!e loro spese dell’anno 1853. Art. 2. La divisione predetta è pure autorizzata a vincolare i suoi bilanci avvenire lino a quello del 1865 inclusivamente pel servizio degli interessi e pei la restituzione rateata del prestito sopra riferito, eccedendo, ove d’uopo, ii limite ordinario dell’imposta comune alle tre provincie che la compongono. Relazione fatta, alla Camera il G marzo 1855 dalla Commissione composta dei deputati Ara, Farina Maurizio, Arnulfo, Ricci, Danza, Giuet, e Cavallini, relatore. Signori ! — Ss è dovere dei Parlamento opporsi a qualunque aumento di imposta provinciale e divisionale che non sia richiesto da imperiose e stringenti ragioni, l'aumenta peiò non può incorrere in veruna censura s incoilirtre diliìi coità laddove sia riconosciuto necessario a compiere lavori indispensabili alla conservazione di opere esistenti , od a i soddisfare ad impegni contratti. Che se non deve recare meraviglia il vedere che coll’incremento che va ogni giorno prendendo l’istruzione, col successivo stabilirsi di facili comunicazioni, col moltiplicarsi delle commerciali transazioni, anche la divisione di Vercelli, dotata come è di suolo in massima parte feracissimo e vivificata da intelligenti ed industri abitanti, non possa soddisfare ai loro crescenti bisogni, senza varcare il limite massimo dell’imposta stabilita dall’articolo t della legge 12 ottobre 1848 ; non è però senza increscevole senso di stupore che la vostra Commissione ebbe a riconoscere che le spese alle quali si intende di fare fronte col provvedimento che vi è proposto, ben lungi dall’essere la conseguenza diretta dell’iniziativa dei Consigli provinciali o del Consiglio divisionale, sono per l’opposto occasionate pressoché tutte da fatti ai quali e questo e quelli sono onninamente estranei. Nel luglio del 1853 ponevasi mano nella provincia vercellese ad un grandioso ponte sul Cervo lungo la strada tendente per Gatlinara alla Valsesia. La somma convenutane coll’impresario nel contratto d’appalto ascendeva a 386,000 lire. Di queste solo lire 84,635 84 rimanevano a pagarsi nel corso dell’anno 1855, somma la quale non avrebbe per sè sola apportata certamente una perturbazione nel bilancio di quella divisione. Se non che, dapprima gli esaurimenti d’acqua per la fondazione delle pile, per i quali era stala portata in perizia la somma di lire 25,956 richiesero ben tosto il ragguardevole aumento di lire 24,863 i3. Dappoi una piena sovraggiunia nel maggio del 1854 danneggiando e distruggendo parte dei lavori già fatti, dimostrò insufficienti le fondazioni ad assicurare la sussistenza de! ponte persino contro la normale violenza di una piena ordinaria. Un distinto ispettore del Genio civile, che fu già nostro collega, delegato dal Ministero dei lavori pubblici a visitare p località per verificare i guasti e suggerire i mezzi per ripararli, riconobbe non solo ia necessità di rilevanti opere di inunifiienlo alle spalle e alle pile del ponte, ma la somma urgenza eziandio del loro eseguimento per salvarlo da una cerla rovina all’evenienza di un’altra piena anche soltanto ordinaria. E l’urgenza di provvedere ai consolidamento di quell’edificio fu cosi bene riconosciuta da! Congresso permanente e dal Ministero dei lavori pubblici, che si instò perchè non si frapponesse il menomo indugio nel procedere all’eseguimento delle nuove opere, sebbene calcolate per lire 127,273 27. Questa cifra unita ali’aìtra di lire 24,863 13 per esaurimenti d’acqua, sopra accennata, forma l’ingente somma di lire 152,136 40 che la divisione di Vercelli è, suo malgrado, costretta a stanziare metà nel bilancio del 1855, e l’altra metà in quella del 1856. La Commissione non può non rilevare come in questa due spese prese insieme occorra per indispensabili opere d’aggiunta una spesa uguale ai due quinti di quella importasse il contratto d’appalto, e vuole anzi che la cosa sia a voi in particolare modo fatta palese, perchè in altra provincia si dovettero pure notare simili fatti, e perchè da chi spetti sieno eccitati gli ufficiali del Genio cjvile a volere meglio studiare ed approfondire i progetti delle opere da intraprendersi a carico delle proyincie e delle divisioni , affinchè cosi non sit-no condotti in errore i Consigli provinciali e divisionali e lo stesso ufficio tutorio, c non si rendano successivamente