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Categoria 14. Telegrafi elettro-ina<jnet■'& (Speso diverse). .................. » 1,275 Spese straordinarie. Identico al progetto del Ministero. Relazione del ministro guardasigilli reggente il Ministero delVintemo (Haltazzi) 10 aprile 1855, con cui presenta al Senato il pregetto di legge approvato dalla Camera nella tornata del 5 stesso mese. Signori ! — Ultimali i lavori per io stabilimento del telegrafo sottomarino tra la terra ferma e la Sardegna, imporla di provvedere prontamente perchè siano allestite in tempo utile le stazioni che sono ravvisate necessarie in quell’isola per le corrispondenze governative, al quale uopo non essendosi stanziato apposito (ondo nel bilancio di quest’anno, si rende indispensabile la concessione di un credito suppleinentario. Sono quattro le stazioni che si crede opportuno di stabilire: l’una in Cagliari, l’altra in Oristano, la tèrza in Sassari e la quarta in Tempio; per cui, secondo Sa perizia formatane dalla direzione generale dei telegrafi, si richiede la somma di lire 6000 per spese di primo stabilimento, e lire 10,400 annue pel loro esercizio ; quesl’ultiaia spesa z!cresi però ridurre di un quarto per essere già trascorso ii primo trimestre dell’anno corrente. La Camera dei deputati nella seduta del 3 volgente avendo adottato il relativo progetto di legge per l’autorizzazione di siffatta maggiore spesa, ho ora l’onore di sottoporlo alle deliberazioni del Senato. Relazione fatta al Senato il 18 aprile 1855 ialVufficio centrale composto dei senatori Delia Planargia, Dì Tesine, De Cartìenas, Piana, e Della Marmerà Alberto, relatore. Signori ! — fi progetto di legge presentato alia vostra np prova/ione nella tornata del 10 aprile, spettante allo stabilimento di quattro stazioni a carico del regio Governo, per ii servizio nell’isola di Sardegna, è quello di cui avrò i’onore di trattenervi ; egli altro non 6 insomma die un cofopiifiento naturale deila legga da voi approvata iì la marzo 1833. e sancita dal Re il 19 delio stesso mese, Con quella legge veniva approvata la convenzione stipulata col sigDor John W. Brett e Comp,, -per io stabilimento di una linea telegrafi co-elettrica, alternativamente sottomarina e terrestre, la quale partendo dalla Spezia doveva raggiungere i! capo Corso, attraversare netta sin lunghezza tutta la Corsica, passare sott'acqua il canale di Bonifacio, e quindi percorrere per terra tutta l’isola di Sardegna dal suo punto estremo settentrionale ai più meridionale, cioè a! capo Teularfa, od altra località vicina, coll’intendimento per parte delta predetta compagni:* d’ immergere quanto prima da quel punto una terza corda sottomarina per proseguirà ia corrispondenza dalla Sardegna al lido settentrionale africàno. Questo lavoro, condotto con alacrità, con maestria e con felice successo, è oggidì compito, per ciò clic spetta all’isola dì Sardegna, od almeno sino a Cagliari ; poiché sono pochi giorni il giornale ufficiale ci partecipava dei dispacci -elettrici-, scambiati fra 1« due città sarde di Cagliari e di Sassari, ed altri tra quest’ultima ed ii Governo sederne in Torino. Ma questi contraccambi di pensieri e di parole debbono riputarsi come semplici esperimenti del modo col quale opera il telegrafo, e non già come una prova della definitiva attuazione della corrispondenza elettrica tra gli Stati sardi di terra ferina e l’isola ; poiché sinora questo mirabile ed importante mezzo di comunicazione è proprietà esclusiva della compagnia Brett, la quale intendo limitarsi a provvedere al transito dei dispacci a traverso l’isola di Sardegna per giungere più oltre, e non già al contraccambio di quelli che verrebbero spediti tra il Governo sardo e le autorità dell’isola, e tra i regnicoli od abitanti dei due paesi. lo virtù degli articoli 5 eh deila convenzione, i signori Brett e Comp, si obbligarono è vero di collocare su tutta la linea telegrafica, dalla Spezia sino ai punto il più meridionale della Sardegna, ove deve di bel nuovo immergersi il filo elettrico, due appositi fili, posti a disposizione esclusiva del Governa di S. M., ma a tenore del disposto dell’articolo 9 venne stabilito che ai Governo sardo spetterebbero le spese di collocamento delle stazioni telegrafiche che intendesse egli stabilire ncll'i'ioia, valendosi dei due fili suoi propri; ed è questa spesa che oggi viene sottoposta alla vostra appro razione, e clic già è stata ammessa dall’altro ramo del Parlamento. Per ora, il regio Governo intende stabilire in Sardegna quattro sole stazioni : Tempio, Sassari, Oristano e Cagliari; tutte città per le quali corre i! ilio elettrico delia compagnia Brett, Forse col tempo, e massime quando verranno ulti* mate nell’isoìa alcune strade ora in via di costruzione, si giudicherà opportuno di congiungere ai due fili del Governo alcune diramazioni verso certi centri cospicui di popolazione o di amministrazione, ed anche verso alcuni porti importanti, nei quali, in caso di guerra o di fortuna di mare, potrebbero dare fondo delle squadre amiche o nemiche. Ma l’ufficin centrale, essendosi tenuto al semplice esposto dei progetto, ei è limitato ad esaminarne il contenuto sotto i! lato della spesa ; questa spesa, deduzione fatta del quarto di quella stata presentata alla Camera elettiva, e da essa rido!f.a, salirebbe per ora alia somma di lire 53,800 per lo stabilimento e per l’esercizio delle quattro stazioni telegrafiche proposto. Signori senatori, l’esame che a lai uopo venne fatto dal vostro ufficio centrale ebbe luogo con quella maturità di consiglio che richiedono le nostre condizioni finanziarie, le quali c’impongono di non più aderire che alle spese prettamente ergenti, utili ed indispensabili ; epperciò non senza richiedere alcuni schiarimenti alla direzione dei telegrafi, tutti i membri dei vostro ufficio centrale essendosi convinti del'l’importanza, delia utilità e dell’urgenza deila spesa richiesta, nai diedero l’onorevole incarico di proporvi per parte loro la pura a semplice accettazione de! progetto. Specchio «Ielle relazioni delle Casse «lì risparmio con quella dei depositi e prestiti. Comunicate- atta Camera dal presidente della Commissione di vigilanza nella tornata del 10 gennaio 1855. Illustrissimo signor presidente, Il presidènte della Cowmfcstene di vigilanza sulla Cassa dei depositi c dè! prestili, in eseguimento delle disposizioni