Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/238

PROGETTO DI LEGGE, Art. i. Identico alla proposta della Commissione della Camera. Art. 2. Qualora però nei suddetti siti riservati vi sieno edifizi civili, ponti, muri di sostegno deile strade od altre opere di fabbrica, Tescavaiione e l’estrazione predette, a distanza minore di metri 68, non potranno farsi senza il permesso del Ministero, se detti editisi od altre opere appartengono allo Stato ovvero alla provincia, o senza quello del capitano dei porto e spiaggia, o di ehi ne fa ie veci, e del sindaco del comune, se saranno di proprietà comunale o privata. Art. Sei. Identici alla proposta della Commissione della Camera. Art. 8. Le infrazioni al disposto dell’articolo t saranno punite cogli arresti e coll’amnienda, e, secondo le circostanze, anche col carcere estensibile fino a 20 giorni. Quelle al disposto dall’articolo 2 saranno punite colla stessa pena; potrà per altro, secondo le circostanze, il carcere estendersi anche ad un anno, ed applicarsi una multa estensibile sino a lire 500. Sì nell’uno che nell’altro caso avrà luogo, a termini dell’articolo 79 del Codice penale, la confisca degli strumenti che hanno servito all’eseavazione ed al trasporto delie materie estratte. Art. 6. Identico alla proposta della Commissione della Camera. Art. 7. Il riparto delle ammende e delle multe sarà fatto a termini delParticoIo 1 della legge 12 giugno 1883. Relazione fatta al Renato ii 2 aprile 1855 dalViiffìcio centrale composto dei senatori Riva, Deferì'ari. Imperiali, Mameli, e Chiodo, relatore. Signori ! — L’ufficio centrale che avete incaricato di esaminare ii progetto di legge per la sanzione delie penalità ai trasgressori delle discipline che regolano l’escavazione delie arene iungo le spiaggie marittime, che vi presentava il signor ministro della marina neila tornata del 30 marzo ultimo scorso, penetrato della importanza di una tal legge che ha per iscopo di prevenire i danni esposti nella relazione del signor ministro, fu unanime nel parere di propurvene l’adozione pura e semplice, e mi ha scelto ad aver i’onore di farvi a suo nome tale proposizione. A prima vista potrebbe sembrare che !e pene minacciate ai trasgressori siano troppo miti in proporzione dell’importanza dell’oggetto che si vuol ottenere; ma, se si riflette che l’esperienza prova che le minori pene sono più facilmente applicate, crede il vostro ufficio che quesfa circostanza renderà maggiore l’efficacia della legge anziché diminuirla, Situazione del Tesoro relativa agli esercizi 1853 e 1854. Presentata olla Camera il 18 dicembre 1854 dal presidente del Consìglio, ministro delle finanze (favour). Signori! —- Compiendo alia fatta riserva,ho l’onore di presentare alia Camera alcuni quadri constatanti ìa situazione del Tesoro, basata sui fatti aeceriati alla data del 1° novembre scorso, e su quelli presunti per giungere a'ia scadenza dell’esercizio 1884, Tale situazione è costituita in sostanza di due parti distinte. La prima parte, facendo capo al risultamento accertato dello spoglio generale dell’esercizio 1852, già stato sottoposto alla vostra approvazione, constata le operazioni finanziarie succedute nel periodo dell’esereizio 1853 e stabilisce la posizione di quest’esercizio alia rispettiva scadenza ; posizione che al punto cui sono condotti i lavori per la formazione degii spogli, non è probabile che abbia a subire gravi modificazioni. La seconda parte abbraccia le operazioni relative alle riscossioni cd ai pagamenti dell’esercizio 1854 sino ai i° novembre e, sulle presumibili operazioni che restano ad eseguire dal 1° novembre sino alla scadenza dell’esercizio, ne indica la situazione probabile, la quale ove, come puossi ragionevolmente sperare, si verifichi, darà luogo ad un’attività di oltre 7 milioni che coprirà il disavanzo previsto tra le entrate e le spese del bilancio de! 1855. Trattandosi di una situazione sommaria, sebbene compilata con ogni possibile diligenza, non entrerò a ragionar sulle singole somme portate in questi quadri; d’altronde il modo con cui esse vengono esposte, mi danno ia certezza che ognuno di voi potrà farsi un’idea sufficientemente esatta della situazione medesima; ritengo però conveniente di stabilire un confronto tra i risultati apparenti da quella situazione e quelli presunti neila mia relazione del 27 dicembre 1853, dal qual confronto rileverà ia Camera come ie previsioni d’allora non fossero esagerate, posciachè quasi identiche sono quelle ora apparenti dalia situazione. ESERCIZIO 1851. La relaziono 27 dicembre stabiliva l’avanzo alla chiusura dell’esercizio 1851 di L. 512,359 58 Lo spoglio definitivo di qucH'anno lo fa risultare invece a » 883,774 89 Maggiore attività nello spoglio . . L. 371,415 -31 ESERCIZIO 1852. Rendite 1852. Presunte nella relazione 27 dicembre . . L. 110,036,656 93 Constatate nello spoglio » 108,677,465 32 Minore attività nello spoglio. L. (a) 1,359,191 61 1,359,191 61 (a) Questa differenza proviene da erronea valutazione di alcuni stabili non ancora alienati e portati negli spogli fra le rendite proprie dell’anno 1852, quandoché erano applicabili ai residui 1851 e retro. Rendite resìdue 1851 e retro. Calcolate nella relazione L. 56,438,562 59 Constatate nello spoglio ........ » 57,545,891 75 Maggiore attività nello spoglio. ...... L. 1,107,329 16 1,107,329 16 E così in complesso un minor lorodotto nello spoglio L. 251,862 45