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Ammontare
Parziale Totale
Riporto L. 172,004 98
zano più che non si consumino » 6,878 66
Spese di utensili per cantonieri e guarda via » 2,000 »
Spese per olio da ardere » 2,000 »
Id. di cancelleria e d’ufficio » 1,000 »
Manutenzione e vigilanza: totale L. 183,883 64 183,883

Stazioni e percezione.

N° 3 capi stazione (a lire 2000 caduno) L. 6,000 »
6 capi stazione (a lire 1400 caduno) » 8,400 »
20 bigliettari scrivani » 21,600 »
3 portinai (a lire 70 al mese) » 2,820 »
20 inservienti, manuali, uomini di servizio al carico e scarico » 18,120 »
Spese d’ufficio, stampali, ecc. » 8,000 »
Per riscaldare gli uffici ed illuminare le stazioni » 8,000 »
Stazioni e percezione: totale L. 66,640 66,640 »

Personale dei convogli.

N° 3 capi convoglio (a lire 1200) L. 3,600 »
9 guarda convoglio (a lire 960) » 8,640 »
6 uomini di servizio (a lire 80 al mese) » 3,600 »
Personale dei convogli : totale L. 18,840 » 18,840

Trazione.

Per spese di manutenzione delle macchine, per quelle di macchinisti, scaldatori, pulitori, ecc., per coke, legna, olio, grasso, lire 1 26 per convoglio-chilometro; e per spesa di manutenzione dei veicoli, loro pulitura, per grasso, olio, lire 0 40, ossia in totale per ogni convoglio-chilometro, si avrà la spesa di lire 1 661: volendo fare otto corse al giorno, si percorreranno 704 chilometri per giorno in ragione di 88 chilometri per corsa, e per un anno chilometri 270,100, che però ridurremo a soli chilometri 268,385, tenendo conio nella più stretta misura dei vantaggio che presenta il poter fare cumulativamente parte del servizio di Cuneo con quello di Genova, valutando cioè questo vantaggio ad un solo degli otto viaggi giornalieri, fra Truffarello e Torino, e così al costo di lire 1 66, avremo la spesa annua di L. 440,489 50 440,489 50
Spesa totale annua per l’esercizio eia manutenzione della strada L. 706,882 94

Relazione fatta alla Camera il 7 febbraio 1855 dalla Commissione composta dei deputati Cavallini, Monticelli, Brignone, Sommeiiler, Lanza, Valerio, e Martelli, relatore.

Signori! — Il signor ministro dei lavori pubblici, nella relazione con cui vi presentava il progetto di contralto che ora avete a discutere, stabiliva due punti di questione, cioè ono di massima, e l’altro finanziario: la prima questione veniva dal medesimo solo sfiorala con dire che l'esperienza fattane in altri paesi, c specialmente in Francia ed in Inghilterra, dimostrò questa unione, non solamente utile sempre, ma in molti casi necessaria.

Certamente la ragione starebbe dalla sua parie, qualora non avesse creduto di confondere il principio di fusione di varie compagnie in una sola, come si pratica in Inghilterra, con la questione nostra, cioè se sia conveniente alla nazione che il Governo si faccia industriale e consolidi in sè tutti gli esercizi di strade ferrate, quale intraprenditore generale, privandone cosi la speculazione privata.

La maggioranza della vostra Commissione, o signori, riconoscendo utile ed alcune volte necessaria l’attuazione del principio di fusione delle varie società di strade ferrate, onde gli esercizi riescano più economici, senza ledere il comodo ed utile del pubblico, opinava però non dovere il Governo farsi intraprenditore d’esercizi di strade ferrate, salvochè nd casi speciali in cui da ciò possa o debba dipendere la costruzione o no d’una linea, l’attuazione della quale abbia a riescire di utile pubblico ed universale ; che anzi opinava che, qua'ora per peculiari circostanze fosse costretto a rendersi costruttore d’nna qualche linea principale, dovrebbe, in quanto ali’esercizio, anche con sacrifizi, veder m«do di cederlo a quelle private società che maggior guarentigia del buon andamento potessero presentare, e così spogliarsi di ogei e qualunque dettaglio d’amministrazione, abbandonandola all’industria privala, che, più solerte edocchio veggente, mentre provvederebbe a! suo privato utile, veglicrebbe al pubblico bene, come quello solo che potrebbe essere proficuo ai suoi interessi.

  1. Questa, è la spesa a cui salì la trazione del convogliochilometro nel 1852. Posteriormente essa aumentò per cagione dell’aumento del costo dei noli del coke, che divenne poscia eccessivo. Ma questa circostanza straordinaria non poteva prendersi per base di un contratto duraturo per lunghi anni. Il prezzo dei noli si ritenne dunque come nel 1852. Nel 1851 era anche minore, e la trazione del convoglio-chilometro non costò in quell’anno che lire 1 50, quantunque i trasporti del coke per terra fossero allora assai dispendiosi, non essendosi aperta la ferrovia che sino ad Arquata. Arrivata la strada ferrata sino a G-enova, non può dubitarsi che anche con noli di mare a prezzo alquanto più alto del normale, non abbiasi a contenere la trazione nella spesa stessa del 1852.