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all'epoca della presentazione della primitiva legge, si rese nel seguilo maggiormente giustificato dal progressivo aumento del prezzo dei materiali da costruzione in quella piazza, soprattutto delle pietre, la cui difficile provvista fu cagione di molti incombenti alla direzione dei lavori. Le opere che ancora restano da eseguirsi sono di tal natura da non potersi differire senza danno grandissimo per la difesa della piazza, che resterebbe incompleta, e senza grave pregiudizio per l’erario stesso, poiché, sospese le medesime nello stato in cui si trovano, senza i lavori di finimento che ancora rimangono a compirsi, deteriorerebbero rapidamente, e cagionerebbero più tardi al Governo una spesa molto maggiore di quella che ora rimane a farsi. Per siffatte considerazioni si propone ora alia vostra approvazione il qui unito progetto di legge già votato dalla Camera dei deputati nella seduta deìl’8 gennaio 1888. Relazione fatta al Senato il 3 febbraio 1855 dall'ufficio centrale, composto dei senatori Lazari, Colobiano, Quarelli, Di Collegllo Giacinto, e Gonnet, relatore. Signori! — Coila legge del 9 aprile 1882, articolo 1, veniva autorizzata la spesa di lire 2,686,000 per l’erezione di fortificazioni à difesa della piazza di Casale: però colla medesima, articolo 3, già s’indicava che per il complemento di quelle fortificazioni, secondo il progetto statone approvato, la spesa potrebbe ascendere alla somma di lire 3,040,000. A malgrado di questa previsione, venne in allora determinato che la maggiore spesa di lire 384,000, risultante dalla differenza fra le due suddette somme venisse ulteriormente approvata per legge. Le opere già ultimate, e quelle in corso di costruzione, potendo ora permettere una certa precisione nella svalutazione delle spese restanti da farsi, la previsione venne a confermarsi. E se si pensa al progressivo aumento del prezzo de’ materiali di costruzione in quella piazza, e particolarmente delle pietre, non si può quasi se non essere sorpresi che il Ministero della guerra non richieda una maggiore somma di quella prevista, somma colia quale tutte le opere progettate ed approvate avranno il loro compimento. 11 progetto di legge presentato al Senato, enumerando le opere da eseguirsi con quella somma, l’ufficio centrale crede inutile cosa il farne un nuovo cenno ; egli si limiterà adunque ad additare che uno degli uffizi diede al suo commissario il mandato di negare l’approvazione di questa legge a motivo delle ristrettezze finanziarie in cui versa lo Stato. Ma sulla considerazione che la maggior parte delle opere sono portate ad un tale segno che non se ne può ritardare il compimento senza correre il pericolo di vederle deteriorarsi, e quindi quello di soggiacere a maggiori spese; e sul riflesso ancora che le opere restanti da eseguirsi sono tali da non potersi differire senza compromettere la difesa della piazza che resterebbe incompleta, l’ufficio centrale, ad uuanimità, credette savio proponimento quello di consigliare al Senato l’approvazione della legge quale gli venne sottomessa. Bilancio delie spese interne della Camera dei deputati per l’anno 1855. Presentato alla Camera il 7 dicembre 1854 dai questori Valvassori e Bottone. Signori! — Compiendo all’incarico avuto dall’uffizio della Presidenza, noi abbiamo l’onore di presentarvi il bilancio delle spese interne della Camera per l’anno 1885. Confrontando il totale delle spese approvate pel 1884, consistente in lire 139,685 62 con quello delle spese presunte pel 1885, consistente in lire 179,870 10, voi scorgerete nel presente bilancio un aumento di lire 39,884 48. Di leggeri però di siffatto aumento vi renderete ragione, ove poniate mente alla spesa nuova di lire 48,000 portata in calcolo per la stampa dei rendiconti delle discussioni delia Camera, per cui di egual somma si scarica la categoria 28 del bilancio passivo del Ministero delle finanze. Riconosciuta per tal modo la ragione dell’accennaio aumento, se facciate parallelo delie spese deliberale per l’esercizio in corso, con quelle die pel prossimo esercizio vi sono proposte, voi troverete in queste una diminuzione di lire 8115 52. Alcuni aumenti di spese non pertanto furono nel presente bilancio introdotti, come appare agli articoli i, 3, 4, 8, del capo I riguardante il personale. Cotesti aumenti però trovansi appoggiati sia alla decorrenza di quinquenni a favore de’ nostri impiegati, sia alle norme da voi stabilite per regolare gli stipendi degli stenografi, sia alla deliberazione da voi presa nella tornata dell’il aprile dei corrente anno, nella quale, discutendo il bilancio ora in corso, commetteste all’ufficio della Presidenza di riconoscere se fosse il caso di aumentare lo stipendio di alcuni degl’impiegati della Camera, onde fossero adeguatamente retribuiti e pareggiati ne’loro trattamenti agl’impiegati delle altre amministrazioni dello Stato. Nel capo I, di che discorriamo, all’articolo 2 è per contro annotata una diminuzione di spesa di lire 800. Essa rappresenta un trimestre di stipendio stato pagato in quest’anno all’ex-revisore signor Soffietti. Al capo II, articolo 1, la spesa nuova di lire 45,000 che vi si trova allocata, altro non è se non un traslocamelo operato dal bilancio del Ministero delle finanze a quello della Camera, e corrisponde ai tre quarti della spesa precedentemente iscritta nel bilancio del Ministero predetto per la stampa dei rendiconti del Parlamento, e serba così la proporzione coi fogli impiegati pel Senato e per la Camera de’ deputati, la quale è presso a poco di uno a tre. Tre economie sono proposte al capo III: una cioè all’articolo t, altra all’articolo 7, ed altra all’articolo 8 ; alla prima ed alla terza rìsolvevasi la Presidenza, perciocché reputava tuttavia adeguate al bisogno le allocazioni che vi si domandano per ia provvista di oggetti di cancelleria, e per le spese diverse ne! corso dell’anno occorrenti. In quanto è alla seconda, essa evvi proposta sul riflesso che nel prossimo esercizio la provvista di scaffali ad uso della biblioteca non può dar luogo ad una spesa pari a quella stanziata pel volgente anno. Al capo V, articolo i, Corrispondenza telegrafica, Io stanziamento di lire 540 fu così limitato perchè corrispondente al prezzo convenuto di associazione di lire 60 al mese per mesi nove. La spesa descritta all’articolo 2 viene al tutto eliminata presumendosi che difficilmente avverrà il caso in cui si debba procedere ad inchieste nelle elezioni parziali, e che, occor-