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impiegato per ogni quattro allievi. Cori ciò parrebbe che tutto dovesse procedere in perfetta regola, ma pur troppo sappiamo che da parecchi anni le cose vanno diversamente, e che si riproducono molti inconvenienti in ogni ramo d’educazione, istruzione e disciplina, i quali, non potendosi ascrivere a difetto di personale, bisogna necessariamente attribuire a difetto nel sistema, come può rilevarsi dalle tante variazioni avvenute nel volger di pochi anni nell’ordinamento del personale dello stabilimento. Questo difetto la Commissione crede di riconoscerloinparte nei diversi gradi ed attribnzioni che si vollero dare al personale, per cui in ultima analisi il servizio degli uffìziali essendo quasi assimilato a quello che si farebbe in un reggimento, non hanno essi queli’obbiigo di continua sorveglianza, convivenza e famigliarità cogli allievi, che è l’anima di uninstituto, ma esercitano piuttosto un’autorità coercitiva. Oltre a ciò poi lo aver voluto mettere sott’uffiziaii veterani per sorvegliare gli andaménti degli allievi, e surrogare anche talvolta gli uffìziali nel servizio, non può che produrre funeste collisioni. Una riforma pertanto è indispensabile in questa parte, e conviene che sia una volta sancita per legge, affinchè non vada soggetta a variare col mutarsi dei ministri, ma sia parte integrale di un sistema prestabilito. Per comporre lo specchio dei personale, la Commissione ha teuuló presenti le seguenti condizioni: Un comandante o direttore di un isti dito deve essere solo rispousale d’ogni cosa, egli deve ispezionar tutto personalmente, non agire soltanto sulle relazioni del subalterni, essereiipadre, il confidente degli allievi, i qualidevonoamarlo più che temerlo; un vice comandante perciò è un impiego senza scopo, poiché o servirà solo a surrogare i! comandante in casi urgenti, ed a ciò si potrà supplire altrimenti senza sprecare uno stipendio vistóso, o dividerà con ossoini le attribuzioni di sorveglianza, e allora mancherà quell’unità di direzione che è indispenbile, ha Commissione perciò ha creduto dover eliminare il comandante in secondo ossia vice-comandante, e che nei casi d’urgenza, e finché il Governo non abbia provveduto altrimenti, il direttore degli studi, che è un uffiziaie superiore, e che dovendo essere in continuo contatto cogli allievi per lo studio, li conoscerà perfettamente, possa surrogare i! comandante. Un maggiore che non ha altra attribuzione fuorché quella di sorvegliare ì’ammmistrazione, e cbe sia una persona quasi estranea all’educazione, pare aneh’esso uno spreco, e la Commissione fu di parere che dovesse pure eliminarsi. Il sistema dei prefetti si crede difettoso, sia perchè non potendo essi pel loro grado concorrere al servizio coi subalterni, non possono essere costantemente utili nello stabilimento ove non fanno che un vero servizio settimanale di quartiere, sia perchè, più si moltiplicheranno le gerarchie in una casa d’educazione, meno si otterrà lo scopo della sorveglianza, giacché si nuocerà a queM'azione diretta che deve formarne ia base; pare quindi che due capitani i quali abbiano l’incarico di dirigere l’istruzione puramente militare, ed in ispecie le operazioni pratiche del servizio, sieno più utili di quattro prefetti che facciano il servizio settimanale d’ispezione. Il numero degli ufficiali subalterni che dovranno regolare direttamente la condotta degli allievi si è stabilito in modo che ve ne sia uno per ogni 30 allievi circa; numero che può governarsi convenientemente da un buon uffiziaie prudente ed intelligente. Si è ritenuto un aiutante maggiore per ia sorveglianza e direzione di tutto il basso personale, per assistere il comandante, per diramare gii ordini, far osservare gli orari, tenere a! corrente le matricole e i registri vari. La parte amministrativa si è affidata a un uffiziaie che deve avere tutte le attribuzioni di un direttore di conti, coadiuvato da un furiere maggiore e da due scrivani, credendosi cbe ciò sia più che sufficiente per uno stabilimento di 250 allievi. Si è ridotto ii numero delle ordinanze da 25 che sono attualmente atO, perchè s’intende che esse non debbano più fare che il vero servizio d’ordinanze, e giammai essere adoperatead assistere gli allievi nè nelle scuole nè nelio studio nè nel refettorio, per cui, unitesi tre tamburini, sono sufficienti per disimpegnare tutti i servizi di portinai, di piantoni e di inservienti presso il comandante, l’amministrazione, la maggiorità, ecc. Pel servizio sanitarie e religioso si è conservato ii progetto del Ministero, contenuto nei regolamento statoci comunicato, d’avare cioè un ufGziale sanitario ed un direttore di spirito nell’interno delio stabilimento, ed un altro ufficiale sanitario ed un cappellano al di fuori per supplirli all’occorrenza. Art. 31. Gli stipendi di tutto il personale di Governo ed insegnante essendo stato messo a carico delio Stato, ne risulta, secondo il progetto delia Commissione, una spesa di lire 73,695, nelia quale è pure compreso il soldo delle ordinanze e d’altri individui di bassa forza. E siccome gli stipendi del solo personale di governo ammontano oggidì a 60 mila lire circa, l’aumento pel personale insegnante non sarebbe che di 15 mila lire; aumento che sarà compensato coll’economia che sì farà in altre parti, in modo da non eccedere la spesa attuale iuscritta in bilancio, come si è già accennato e come si dimostrerà in fine di questa relazione. Nel fissare gii stipendi la Commissione ha considerato che il servizio di una casa di educazione è penoso, e che conviene compensarlo con qualche vantaggio corrispondente ai sacrifizi che si debbono esigere da chi vi si applica. Art. 34. Il corso degli studi deli’Accademia si è fissato a tre anni, perchè credesi sufficiente tale spazio di tempo per studiare a dovere le materie contenute nell’elenco B, che sono quelle che furono giudicate convenienti per l’istruzione di un uffiziaie di fanteria e cavalleria, e come preparazione per quelli che vorranno poscia dedicarsi all’artiglieria ed al Genio militare. Per determinare le materie da insegnarsi, la Commissione ha tenuta presente la necessità già enunziata di rilavare gli studi militari, la quale viene convalidata dalla considerazione che gli uffizia!’ generali dell’esercito sono nella quasi totalità estratti dalla fanteria e cavalleria, Se quindi si ammetterà, come pare innegabile, che un buon generale deve avere una istruzione più cbe mediocre, e tale che possa ben dirigere le tre armi che deve comandare, si concederà pur anche la necessità di richiedere in lui cognizioni più estese di quelle che si esigevano finora; col sistema inoltre adottato di scegliere gli uffizia li di stato maggiore fra gii uffìziali d’ogni arma, previo concorso per quelli di fanteria e cavalleria, converrà eziandio, mediante studi preliminari adatti, mettere quegli uffìziali ia grado di fare gli studi richiesti per lo stato maggiore, ed averne buon numero per poter scegliere. Il buon andamento dell’istruzione dipenderà in gran parte dai programmi che si adotteranno, ed a questo riguardo la Commissione non cesserà dai ripetere che il fondamento dell’insegnamento non sta nei programmi estesi e complicali, ma nella loro semplicità, chiarezza, e nel ridurli alle cose veramente utili e necessarie, e nel pretendere che si studi da senuo, e che ciò che si studia si maturi e si approfondisca. Uno studio affatto nuovo ha inirodotto la Commissione,