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sessione del 1853-54


risultati economici, se i due accennati elementi non acquistano entrambi un conveniente sviluppo. Ora è indubitabile che sulla linea di cui discorriamo può farsi assegno sull’uno e sull’altro. Cerchiamo quindi di valutare in cifre i risultati che da essi si può con ragione aspettare.

Fra Aix e Ciamberì si verifica anche attualmente un movimento locale notevolissimo, che aumenterà singolarmente quando sarà attivata la ferrovia. Un considerevole movimento di viaggiatori e di merci vi è già adesso tra Ciamberì, la ricca valle deìl’Isère, e la bella pianura che stendesi sino ad Aiguebelie, nella quale sbocca la valle della Rocchetta; sul qual movimento la strada ferrata deve indubbiamente esercitare una molto efficace influenza. Nella valle dell’Arco, cioè da Aiguebelie a Moriana, il movimento locaie se non scompare del tutto, scema di molto. Ma siccome questa sezione non costituisce che poco più del terzo della linea che il Governo avrà da esercitare, si può ammettere che il movimento locale medio sarà discreto.

Non crediamo quindi peccar d’esagerazione calcolandolo alla metà del movimento locale della linea da Torino a Savigliano. Su questa linea il movimento locale dà un prodotto di lire 20,000 per chilometro. Stabiliremo perciò a lire 10,000 la parte di prodotto che quell’elemento deve fruttare alla strada della Savoia.

In quanto ai prodotti che saranno dovuti al commercio di transito, ancora più difficile riesce il determinarli a priori. Noi vediamo però che la sola apertura della strada ferrata da Genova a Torino ha notevolmente aumentato il numero dei viaggiatori che recandosi in Francia ed in Isvizzera, o venendo da quelle contrade varcano il Cenisio.

La strada di Susa produrrà un nuovo aumento. Ciò è tanto vero che le imprese di diligenze hanno in questa previsione portate da due a tre le loro corse quotidiane.

Non è esagerare calcolando che la attivazione di ottantacinque chilometri di strada ferrata produca analoghi effetti, e determini le dette imprese a portare a quattro le corse quotidiane.

Su questa ipotesi ammettendo che sul tronco in discorso si trasportino le diligenze a patti analoghi a quelli stabiliti pella strada di Susa, si verrebbe ad ottenere da questo speciale servizio un prodotto non minore di lire 4000 per chilometro1.

Non facciamo grande assegno sui viaggiatori di transito che non si valgono delle diligenze; tuttavia ci pare poterli calcolare al minimum a lire 1000 per chilometro; e cosìportare a lire 5000 per chilometro il totale prodotto dei viaggiatori di transito.

Ci rimane per stabilire il prodotto lordo della strada ferrata in discorso di valutare ciò che può fruttare il trasporto delle merci di transito.

La quantità dette merci che si spediscono in Francia va anche nella condizione attuale delle comunicazioni continuamente crescendo. Un significante aumento si otterrà per l’avvenuta apertura della ferrovia di Susa; ed un molto maggiore quando sarà in esercizio la strada da Saint-Jeande Maurienne ad Aix. Solo de’ risi si spedisce già in Francia una copia grande, e se ne spedirà una molto maggiore pel diminuito prezzo di trasporto; e tuttavia i risi non costituiscono che una minor parte dei generi che transiteranno la Savoia venendo dal Piemonte e dalla Lombardia quando la strada ferrata di Novara sarà compiuta.

In quanto alle merci che dalla Savoia transitano in Piemonte non sono certamente di peso complessivo minore di quelle che colà si mandano, come si deduce dal fatto che il prezzo della vettura da Torino in Francia ed in Isvizzera per la Savoia è quasi sempre meno elevato che noi sia nella contraria direzione.

Oltreché vuolsi osservare che delle mercanzie che vanno e vengono da Francia alcune se per ii peso non sono di molta entità, lo sono per la tariffa che loro viene imposta come di articoli preziosi che si trasportano a grande velocità.

Tali sono le chincaglierie e le sete; per le quali ultime giova specialmente ricordare che aperta la strada ferrata che da Novara continuerà sino a Susa, e troverà in seguito da San Giovanni ad Aix, e quindi per acqua sino a Lione, non sembra potersi dubitare che tutta quella che in grande quantità si spedisce ora per ii San Gottardo non abbia a prendere invece la via del Cenisio.

A malgrado di questi motivi che ci assicurano da e verso Francia un transito assai rilevante non volendo esporre cifre che per non avere positivo fondamento potessero parere esagerate; e volendo anzi pei primi anni che antecedono quel maggiore sviluppo commerciale che si determinerà in seguito tenerci in limiti ristretti, supporremo che il prodotto delle merci sul tronco di strada in questione non sia che una quinta parte di quello dei viaggiatori. Non vi è ferrovia, per poco che sia commerciale in cui questa proporzione non siasi oltrepassata.

Riunendo i vari elementi di prodotto sopra calcolati, verremo a stabilire il prodotto lordo probabile della strada da San Giovanni ad Aix nel modo seguente:

  1. Nella convenzione stipulata recentemente cogl’impresari delle diligenze di Francia che si serviranno della via ferrata di Susa, essi hanno assunto di stabilire tre corse al giorno, tanto di andata come di ritorno, e retribuiscono il servizio sulla detta strada ferrata nelle seguenti misure:

    Per i posti del cabriolet pagano il biglietto di prima classe.

    Per la rotonda il biglietto di seconda classe.

    Per quelli dell’imperiale e banchetta il biglietto di terza classe.

    Per le merci e colli di ogni specie, lire 2 75 per quintale per tutta la corsa di chilometri 53.

    Per le vetture, lire 5 per tutta la corsa.

    Supponendo che si stesse pure agli stessi patti, e proporzionando le dette tariffe nella parte che sono stabilite per tutta la corsa agli 85 chilometri del nuovo tronco di ferrovia in Savoia, il pagamento per le merci sarebbe di lire 4 41 per quintale, per le vetture lire 8.

    Ora, contando su tre viaggiatori nel cabriolet, tre nella rotonda e tre fra l’imperiale e la banchetta, e supponendo che una corsa di diligenze porti mediamente 12 quintali, avremo per una corsa il seguente prodotto:

    Per 3 viaggiatori di prima classe. al chilometro L. » 30
    Per 6 viaggiatori di seconda classe id. » » 42
    Per 3 viaggiatori di terza classe. id. » » 12
    Totale per chilometro L. » 84
    E per 85 chilometri pei viaggiatori L. 71 41
    Per 12 quintali di merci a lire 4 41 » 52 92
    Pel trasporto delle vetture »
    Totale prodotto giornaliero di una corsa. L. 132 33
    E per 8 corse andata e ritorno al giorno L. 1,058 64
    Prodotto annuo per 85 chilometri » 386,403 60
    Prodotto annuo di un chilometro » 4,545 70

    che si riduce a lire 4000 per posti vuoti, nel corso dell’anno.