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tornata del 27 maggio 1848



si reggono a popolo. A tulte è comune il principio di libertà e d'indipendenza, sola base delle relazioni internazionali. E però la Camera dei Depulali fa voti che sia questa oramai la noraia di ogni diplomazia e confida che il Governo sarà per scegliere fedeli c sagack rappresentanti. a promuovere quel salulare principio presso le estere potenze, Così, all'ascire della lolla presente, verrà assicurata all'italia l'amicizia di tutti i popoli della lerra.

13. Intanto facciam plauso alle riannodate relazioni con Ja Spagna, tungaimente da tutti desiderate, e della cui interra- zione si doleva allamente il commercio.

46. N popolo comprende fa gravità della missione che ac- celtà il Ministero, assunto in tempi difficilissimi, ‘è se la gua- renfigia del Governo riposa soprà una sincera risponsabitità, la rigenorazione della Palria sorgerà compiuta dal perfetto ac- cordo dei poteri.

17. Hl bilancio sarà oggetto di coscienzioso esame e di pot»



i principi di urr giusto sistema di finanza; che distribuisca equamente le imposte‘, tenendo conto del contributo che it povero paga alla società con le duro fatiche, e che mantenga un’esatta economia del pubblico danaro, evilandone lo spreco in pensioni non meritate, in impieghi e slipendii superflui, in ispese non giustificate da un utile scopo. Sieura da-questo lato, la Camera non rifiuterà il suo voto a quelie maggiori gra- vezze che le straordinarie circostanze deî tempi potranno ri- chiedere.

18. Molto fece il Saviissimo Re pel tniglioramento della le- gislazione, ma ci gode l'animo che il Governo comprenda il molto che reela da farsi, onde nelle disposizioni e nelle forme, le leggi, le istituzioni giodiziarie, Je municipali e le provin ciali, e le attribuzioni del Consiglio di Slato, vengano poste în armonia cogli ordini politici e sociali” felicemente inau-

“gurati,

49. La Camera presterà il suo concorso ad attuare quella uguaglianza di tutti i cilladini in faccia atla legge politica e ‘civile che la giuslizia del Re la già proclamata ed estesa al- l'Israelita e al Protestante.

20. Di tn voto universale si è fatto carico il Governo pel riordinamento della pubblica istruzione che informar debbe la crescente generazione alia vietù, indispensabile fondamento alla vera libertà. ha Camera apprezza il nobile divisamento, confidando che si estanderà ognor più l'istruzione gratuita nei suoi elemenli al povero, e che, postata negli siudi superiori a quell'alterza donde si gode vera luce, varrà a preparare gli uomini che debbono reggero ed illastrare le Patria. A questo scopo e a quello dell'educarione d’entrambi i sossi e al moi- glioramento delle sorti del corpo insegnante, la Camera acco- glierà con-favore Lutte le proposizioni che le saranno sotto- poste.

1. Con pari ardore concorrerà in fulti quei provvedimenti chegiorino a coordinare l’amministrazione dello Slato al mag- giore sviluppo degl’interessi morali e materiali del corpo so- ciale, e specialmente a bencficio delle classi meno agiate e più




rando compiuti con la sperata fusione di allre Provincie sorelle, la Camiera vedrà con gioia che dai libero volo di tutte sorgano quelle istituzioni le quali varranno a render forte, grande e gloriosa la novella Monar- chia Costifuzionale che avrà a capo il Principe propugnatore dell'indipendenza ilaliana.

25. La nazione unanime affretta co' suoi voli l'istante in cui Quegli che tutti feniaqno in luogo di padre, forni trionfante in mezzo ai-suoì figli , circondato da quella luce immortale


che brilla in fronie-ai liberatori dei popoli e ai benefaltori © dell'umanità. (Gazz. P.)

HL PRESIDENTE acconna che il medesimo sarà stam- pato e distribuito, notando chela discussione si aggirerà sopra i singoli paragrafi € sul progetto in complesso ; propone, per siffatta discussione il giorno di lunodi prossiino ad un'ora po- meridiana.

ara vana propone che la seduta del tunedì cominci alle ore dieci , si sospenda a mezzogiorno , quindi si ripigli alle Ire.

11 PRESIDENTE oppone non potcrsì dar principio alla seduta alle dieci, per aver prima della medesima gli uffici ad occuparsi di vari affari.

UFFA ravvisa di troppo sollecita la ‘discussione dell’ in- dirizzo, e proporrehbe che la Camera si occupasse prima dellà dotazione proposta per la medesima.

vanento gsserva non ocdorrervi più alcuna discussione negli uffizi sull'indirizzo. +

SU PRESIDENTE, altosa la disparità delle opinioni , pone ai voti il giorno e l'ora per ia discussione dell'indirizzo;

(La Camera approva la primitiva proposta del Presidente)

corrin dà un'idea sommaria delle petizioni. - — (Verb.)

N. 6. Perazzoti G. — identica a quella enunciata col num.

N. 7. Todros Debenedetti residente in Asti: statuirsi relali- vamente all’eleggibilità dei Magistrati che Il Iriennio d'inamo- vibilità richiesto faccia lempo dallo Slatuto, e che però sia im- meltata quanto a quel chevengono eletti depuati dalla mag-


« gioranza assoluta.

N: 8, Camoletto Pancrazio di Pianezza. Petizione mancante di senso... ù a

N. 9. Carutti Giuseppe. — Riforma dei monti di pietà — Provvedersi all'istruzione del popolo.

N. 40. Carulli Giuseppe chiede un maggiore spazio pelle pubbliche tribune della Camera.

N. {{. Anonima. — Commeltersi ad arlisti nazionali i la- vori di elle arti.

N. 19. Berti Domenico, Michelini Alessandro e 44 altri ci tadini. — Doversi render di pubblica ragione la disposizione sovrana emanata a riguardo dei Gesuiti, e qualora dessa fosse soltanto temporaria, doversi provvedere a renderla defi hiitiva.

N. 13 Vegezzi-Ruscalla Giovenale chiede doversi inserire riell'indirizzo i nostri voli per la libertà della Polonia. {4rch.}

VERIFICAZIONE DI POTERI

amava È. sale alla tribuna e riferisce sull'el sospesa, del signor Gio. Maurizio Deandreis coi pello, fatta dal collegio di Demonte. Leconclusioni dell'uffizio sono per la validità della medesima, ancorchè dallo stato Iras- messo dalla grande cancelleria risulli che il signor Deandreis ottenne l’effeltività di consigliere d’appellosolo al 3Ì di aprile 1846, e conseguentemente non abbia il triennio voluto dalla legge, : precedente all'attuazione dello Statuto.

“aepuamia opina per la validità di quest'elezione, di- chiarando che la'Camera, ne’ suoi precedenti, non volle, a proposito dei magistrati, dare un giudizio definitivo, Adduce l'esempio del depatato avv. Cretlin, lestè nominato consigliere d'appello; afferma che, anteriormente allo Statuto, tanto era amovibile il giudicante, quanto il funzionario del pubblico ministero; che it cavaliere Deandreis per un (riennio ebbe Ja qualità di Senatore, quantunque csercitasse le sue fun- zioni nel pubblico ministero; che per un biennio ebbe