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TORNATA DEL 13 MAGGIO 1848

PRESIDENZA DELL'AVV. FRASCHINI DECANO D’ETÀ

SOMMARIO . Annunzio dell'unione di Piacenza al Piemonte

Indirizzo ai Piacentini

Schiarimenti sopra una rissa di

alcuni soldati sardi - Verificazione di poteri - Eleggibilità dei Magistrali.

IL PRESIDENTE dichiara aperta la seduta alle ore 10.112 antimeridiane.

UN SEGRETARIO dà lettura del Verbale della seduta antecedente .

sollo della quale in lucentissimi caratteri leggevasi : Evviva il Re Carlo Alberto, e fu salutato da un tuono d'applausi e di acclamazioni portate allenlusiasmo.

» Il giubilo era universale, e commoventissimo si era il ve

BALBO , presidente del Consiglio dei ministri , nota che l'asserzione del Verbale d'averc le principali autorità savoiarde abbandonato il loro posto nel momento del pericolo era meno esatta; crede poi non doversi entrare circa a ciò in cose personali; conchiude col landare il valoroso popolo savoiardo, e si riserva a dare a tempo opportuno, più ampie spiega

dere quanto spontanei e quanto veramente sgorgassero dal cuore i ripeluti evviva al Re ed all'Italia . » Mi sono fatto una premura di dar lettura di questa leltera , perchè so quanto piacere possa fare a noi tulti , i quali, le nendo in pelto un cuore Italiano, bramiamo che ogni giorno si allarghi questo paese e cresca in forze, L'unione di Piacenza

zioni .

ci è speranza di maggior ingrandimento ; quindi questo giorno

( Verb .)

può riguardarsi come l'aurora del lieto avvenire in cui Parma, Modena e altri Stati a noi vicini ne formino uno potente , che ANNUNZIO DELL'UNIONE DEL DUCATO DI PIACENZA

valga a cacciare al di là delle Alpi i forestieri, ai quali non potremo essere amici, che quando avranno ripassate le Alpi , e coi quali allora solo potremo ritornare fratelli ( Altissimi e

PARETO, ministro degli esteri. Avrei una buona nuova da dare. Conscio dell'animo italiano che sta in voi , conscio

ripcluti applausi.) VALERIO. Mentre faccio éco alle nobilissime e vera mente italiane parole di Lorenzo Pareto, io chieggo che consti

del desiderio che tutti hanno di vedere il nostro paese ag

grandirsi e crescere di forze per resistere ai nemici , mi fo il

nel processo verbale, che noi Italiani di Liguria e Piemonte

grato dovere di dare agli onorevoli membri la notizia della

non consideriamo l'allo dei nostri fratelli di Piacenza quale

riunione al Piemonte, della riunione con noi del ducato di

dedizione come essi generosamente , troppo modestamente

Piacenza .

vollero scrivere; ma bensì come un alto di unione, di concorde. ed amorevole fratellanza, come sarà unione, fratellanza vera quella che ci stringerà colle altre Italiane provincie, colle

(Il Ministro da lettura della seguente lettera del Comandante

delle Truppe Sarde in Piacenza dell’it maggio) : « leri ebbe luogo in questa città la funzione dello spoglio della votazione generale di questi cittadini e di tutti gli abi tanti dei comuni foresi del ducato Piacenlino, per decidere della loro futura esistenza politica .

Questa funzione si fece colla maggior pubblicilà e solennilá possibile ; ad essa intervennero tutte le autorilà cilladine, come anche tutti i podestà dei comuni foresi predetti , e dallo

quali, lieti delle stesse libertà, forti degli slessi diritti, colle gati dai medesimi doveri , formeremo una sola nazione, anzi una sola famiglia ( Applausi).

CASSINIS propone che come appena il Governo del Re ab . bia accettata l'unione politica di Piacenza sia istantaneamente provveduto perchè il Piacentino nomini i suoi deputati alla

Camera, e si stringano cosi più presto ed effettualmente questi

spoglio operato ne risultò una maggioranza tale che può no

novelli nodi , che , avvalorando l'antica unione morale, riuni

minarsi unanimità , manifestando di voler essere ammessa

scano in ora i fratelli piacentini alla grande famiglia politica

far parte dei Regi Stati. Pendente questa funzione si spararono

della superiore Italia ( Applausi). BUNICO. Poichè la parola unione fu sentita , sarà bene che il processo verbale faccia risultare che la Camera dei de

50 colpi di cannone. » Partirà immediatamente una deputazione per recarsi da

S. M. al quartier generale per offerirle gli omaggi di questa città ed intiero Ducato , e rassegnarle ad un tempo l'atto so lenne e legale che fu ieri rogato con tanta pubblicità , col quale i Piacentini fanno la loro dedizione implorando la reale

sanzione onde venire prontamente immcdesimati nei Regi Stali.

» La città fu ieri túlla parata a festa , ed alla sera splendida

pulati dell'Alta Italia considera l'Alta Italia come unita a Pia cenza, e spera che a questa unione accederanno molte altre

parti della medesima , che formerà, come diceva il ministro, una sola nazione capace a farsi rispettare da tutte le altre na zioni , anche le più potenti; l'unione è da parte nostra, noi siamo andati verso di loro, loro abbiamo stretta la mano, essi l'hanno serrata al cuore , essi si sono dichiarati in concordia e

mente illuminata . Ad un'ora di notte si accesero fuochi lavo

fratellanza .

rati , al finir dei quali splendeva una illuminaria che lasciava trasparire gli stemmi di Savoia e di Piacenza riuniti insieme, e tenuti sospesi da un'allegorica donna rappresentante l'Italia,

centini da inviare alla Camera , posso asserire che tali erano le intenzioni del Governo; che perciò esso aveva già disposto in

IL MINISTRO DEGLI ESTERI . Riguardo ai deputati Pia