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tornata delli 11 maggio 1848



il presidente riassumendo la discussione mette a voti se debbasi o no dichiarare valida l’elezione.

(La prova ha un esito affermativo).

il relatore del iv ufficio riferisce che la nomina dell’ingegnere Fagnani al Collegio di Sartirana ebbe dal 4.° ufficio a cui fu rimandata una conclusione negativa, sulla considerazione che questo Deputato è impiegato stipendiato dell’ordine amministrativo, e non può essere considerato nella categoria eccezionale, non appartenendo nè al genio civile, nè alle miniere.

valerio parla in senso favorevole all’elezione, opinando doversi, come opinavano gli oratori precedenti e come giudicava la Camera nell’elezione del sig. Sussarelio, in tal caso riguardare piuttosto allo spirito della legge elettorale anzi che alla lettera. Il legislatore ammettendo alla Camera gl’ispettori del genio civile e militare e delle miniere, aver avuto in animo di far sì che gli studi speciali sieno rappresentati nel Parlamento, e possano all’occorrenza illuminarne le deliberazioni; essere gl’ispettori del genio militare e delle miniere e gl’ingegneri civili o idraulici come gli ingegneri demaniali, avere gradi ed onorificenze uguali, uguale indipendenza, quindi non doversi scindere questa scientifica famiglia e torre ad una parte di essa il nobile diritto che compete al cittadino, quello cioè di rappresentare il proprio paese nei comizi della nazione.

sineo asserisce lo spirito della legge doversi interpretare in questo senso: che abbiano ad essere membri della Camera i funzionari dotati di cognizioni speciali. Ora l’ingegnere di finanza dover essere compreso in questa categoria. In quanto poi all’indipendenza, essere pari nell’ingegnere del genio civile e in quelli delle finanze, poichè ricevono gli ordini nella stessa guisa degl’intendenti. La distinzione adunque non sta che nel porre in confronto il grado rispettivo, epperciò devesi ricorrere secondo l’uso della Camera alla tariffa degli emolumenti; che se la Camera non voglia adottare questa risoluzione potrebbe sospendere la decisione fino a che siasi fatto il confronto del grado degli ispettori e l’esibizione delle patenti. (Conc.)

brofferio. Notate, o signori, per combattere o per sostenere l’elezione del sig. ingegnere Fagnani che io ho domandato la parola. La domandai perchè ho inteso oggi molte volte ripetere una proposta, la quale venne per ultimo ripetuta dall’onorevole sig. deputato che aveva la parola prima del signor Sineo; proposta la quale io credo che, se passasse inavvertita, lasciereble un precedente nella Camera, la quale non potrebbe essere senza qualche dolorosa conseguenza. Si è dello, o signori, che la Camera nel portare la sua investigazione sopra le validità delle nomine, deve piuttosto procedere colla coscienza del giurato, che colla severità del giureconsulto. lo porto, 0 signori, una opinione affatto opposta. Il giurato in tribunale è giudice affatto imparziale; al quale nulla importa di trovare nella persona sottoposta al suo giudizio piuttosto l’una, che l’altra risultanza; ma un consesso politico, o signori, è tutt’allra cosa che un Tribunale giudiziario. Noi attualmente siamo qui congiunti in una sola schiera sotto un solo vessillo che è quello della maggiore libertà possibile sotto gli auspicîi del trono costituzionale; ma non andrà gran tempo, o signori, che quando si tratteranno questioni o legislativo, o politiche, la Camera non tarderà a dividersi in due, in tre, e forse anche in quattro parti; non mancherà di stabilirsi in questa Camera una maggioranza come si è stabilita in tutti i Parlamenti; allora che cosa succederà, o signori? Succederà che quando si tratterà della nomina di un Deputato il quale appartenga più o meno alla maggioranza, questo giudizio di giurato sarà più o meno favorevole all’eletto secorido l’opinione della maggioranza; nè è con questo che io voglia far oltraggio alla probità o alla specchiatezza dei Deputati, imperocchè quando si tratta di opinione politica, ancorchè sia immensa la specchiatezza dei giudici, anche senza volerlo si va sottoposto ad una arcana influenza, la quale non può a meno di dominare anche sopra gli animi più probi. Io adesso non credo di dover qui presentare proposta alcuna: domando che si tenga qualche conto di questa mia osservazione, acciochè questo preteso giudizio di giurati non debba aver tratto di conseguenza sulle deliberazioni della Camera; soprattutto non debba in nessun modo vincolare l’opinione della minorità (Applausi prolungati).          (Gazz. P.)

il presidente invita coloro che sono in animo che vengano ammesse le conclusioni del relatore, ad alzarsi.

(Dopo replicata prova, ad una debole maggiorità l’elezione dell’ingegnere Fagnani viene annullata).

il relatore del v ufficio sale alla tribuna. Egli propone alla Camera le seguenti nomine, perchè vengano convalidate:

Torino (VI circondario) Amedeo Ravina — Borgo Dalmazzo, avv. Fabre — Cherasco, abate Gazzera — Oleggio, Tubi — Medo, ingognere Cambieri — Bra, Moffa di Lisio — Genova, (VII circondario) Lorenzo Pareto — Bobbio, Malaspina — Ovada, Buffa.

(La Camera approva).

Quindi nell’accennare la nomina del causidico Boffa fatta dal collegio di Ornavasso, fa considerare che contro questa nomina si fece un ricorso firmato da 13 elettori, il quale contiene tre fatti principali: 1° Che alcune persone, le quali furono ammesse a votare per la composizione dell’ufficio, furono poi allontanate, e che queste erano appunto le aderenti del competitore del presente candidato; 2° Che si cercò sedurre con artifizio e con promessa vari elettori; 3° Che essendo stata presentata all’Uffizio definitivo una reclamazione in cui erano notati i due fatti qui sopra esposti, questa venne data alle fiamme, nè se ne prese atto nel processo verbale.

L’Uffizio che non avrebbe badato alle due prime accuse pensò dovere prendere in qualche considerazione la terza, quindi all’unanimità propone doversi assumere le necessarie informazioni.

pinelli osserva essere stato fatto il verbale dall’Uffizio definitivo, il quale doveva godere delta pubblica fiducia, ed in questo verbale non essendosi fatta menzione di questo richiamo, non doversi procedere oltre senza che prima una querela di falso non abbia colpito il verbale stesso.

cornero padre appoggia l’opinione del preopinante, ed aggiunge che bisognerebbe che in questa protesta dei 13 elettori fossero indicati chiaramente la natura ed i modi di di questi raggiri e queste arti. Egli crede che la Camera sui fatti accennati non debba addivenire ad una inchiesta.

guglianetti pensa che la dignità della Camera esiga che vi sia un’inchiesta; il dubbio è troppo grave perchè non debbasi fare indagine. Guai, esclama egli, se lasciamo penetrare la corruzione nella Camera, o se diamo materia a un solo sospetto; dichiariamo che colla corruzione non transigeremo giammai. Il solo dubbio basta a disonorarxi (Applausi).

(Dopo breve discussione a cui pigliano parte Ferraris, Viora e Cadorna, si adotta all’unanimità la proposizione di un’inchiesta, e vengono perciò rimandate le carte all’Uffizio che ne rimane incaricato).

il presidente dà comunicazione alla Camera di un messaggio del Senato, firmato dal suo presidente Coller, in