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ingannare. Questo v’ho detto accioché non moltiplicate in parole, volendovi nasconder da me e farmi ancora credere quello che non m’ avete mai potuto far vedere. Io voglio adunque, se cosi a voi sará in piacere, che esser vi debbe, che, al modo che faceste me, imbarchiate il mio padrone, vecchio, semplice e ricco, e che gli caviamo della borsa il migliore. Ma voglio che partiamo ogni utile per metá, e parmi onesto; perch’io ve lo condurrò cosi disposto, che non avrete fatica alcuna. — Non volle maestro Nebbia iscusarsi, né affermare altramente con costui l’arte sua esser vera; ma, rispondendo al proposto, disse voler far quanto egli voleva. Al quale soggiunse Scaltro voler, prima che altro si facesse, che egli facesse al detto suo padrone udir parlar la testa del morto, che a lui aveva giá altre volte fatto vedere. Aveva maestro Nebbia, per alcune meschie che furono di certe streghe, gittato e testa di morto e caratteri e scongiurazioni, con cui egli ingannava la brigata, in malora, temendo non esserle trovate e averne la mala ventura; e questo sapeva Scaltro. Laonde, senza esserne richiesto, da sé s’offerse insegnargli una testa di morto e darli modo d’averla senza pericolo alcuno d’esser veduto. Era sopra un sagrato una arca antichissima di legno, e aveva similmente un coperchio di legno, ed era fatta in guisa d’una gran cassa. In questa arca fece credere Scaltro al negromante essere un teschio di morto: e, perché egli con manco sospetto potesse fare i fatti suoi, oltre a ciò, gli avisò d’una donniciuola, che sovente soletta era usata quindi venire a dir certe sue orazioni ad un Crucifisso ivi nel muro dipinto; e soggiunse che egli, qualora volesse quel teschio trarne, n’andasse a casa di colei, alla quale egli commetterebbe, ché cosi poteva, che gli prestasse i panni, con i quali poi potrebbe senza sospetto alcuno irsene da un’ora di notte a far lo effetto. Piacque il consiglio a maestro Nebbia; laonde promesse il seguente giorno voler far l’opera. Partitosi Scaltro, doppo infiniti discorsi fatti a destruzione del vecchio, non badò, che del tutto avisò la donnicciuola, e con poca fatica fece credere al padrone aver ritrovato uno negromante che per quattro scuti farebbe si che il giorno seguente la innamorata gli