Pagina:Parabosco, Girolamo – Novellieri minori del Cinquecento, 1912 – BEIC 1887777.djvu/77

faceva di metter fantesche per le case, affermando che ivi tutta sola la sua padrona ritroveria. La qual cosa Federico lietamente osservar promise; ma prima gli disse che alla padrona facesse a sapere come egli andar vi voleva travestito come vestono i galeotti, accioché non fusse creduto che egli andasse a quella ora in casa di simile sciagurata. Della qual cosa poco curando Spinardo, pregandolo che il tutto gli attenesse, da lui s’accommiatò, e subitamente il tutto alla padrona fece a sapere; la quale, promettendogli mari e monti, molto lo ringraziò, infinitamente lodando la prestezza del partito che egli aveva preso onde la cosa non avesse piú tempo di mezo, confortandolo a far in modo che la chiave della detta casa le fusse data la seguente mattina, imponendogli che per spesa alcuna non restasse che mona Conscienza per tutto quel giorno rimanesse contenta di lasciar vota la sua casa nelle mani loro, fingendo per qualche altro servigio volersene accommodare. Il che incontanente da Spinardo fu esseguito, né senza grandissima difficultá, percioché la buona femina apunto il giorno seguente aspettava il padrone di esso Spinardo, Corradino, il quale era usato spesse volte quinci venirne a pigliarsi piacere con alcuna di quelle mammolazze. Ma pure fu contenta, per la miglior mancia che le diede Spinardo, a lui imprestarla per quel giorno, senza però farlo consapevole di cosa alcuna di Corradino, deliberando poscia trovare iscusa con il detto, ond’egli non se l’arreccasse a male, e con fermo proposito di avvertirlo che il giorno seguente non dovesse essequir l’ordine dato, e trovarne, come ho detto, ragionevole scusa. Cosi adunque, prima pregata da Spinardo di non farne motto a persona del mondo, si rimase la femina con una buona mancia; e Spinardo da lei si parti, e dell’ordine posto e d’ogni cosa avverti la padrona, la quale con il maggior desiderio del mondo il nuovo giorno attese. Venutane la nuova luce e andatone Corradino fuor di casa, prima lasciatovi ordine che non l’aspettassero a desinare, ella s’incominciò con mille acque odorifere e mille preziosi unguenti e profumi a liscia si, a ungersi e a profumarsi; aspettando pure con grandissimo desiderio che l’ora venisse che il suo amante le si recasse in braccio, avendo