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avendosi una sera fatto accommodare vettovaglia per starvi almeno quattro o sei giorni, e assicuratane la moglie di non volere che per allora con esso seco n’andasse, ella il tutto prestamente a Gualtiero fece a sapere, pregandolo che l’altro giorno alle ventiquattro ore egli si lasciasse vedere, che da lei messo dentro in casa sarebbe, dove principio a’ lor piaceri e diletti darebbono. Il che inteso da Gualtiero, fu il piu contento uomo del mondo, e con sommo desiderio ad attendere incominciò il seguente giorno. Il quale venuto, Nicolò, si come divisato aveva, sopra una sua carretta la vettovaglia e alcune altre cosucce per la villa fuora con un suo servitore inviò, con animo di desinare con la moglie nella cittá, e poscia cosi al tardi per lo fresco farne solo quel poco viaggio che dalla sua villa a Genova era, che da due miglia esser potevano. Avendo adunque il tutto fatto ed essendone la sera venuta, che ventitré ore esser potevano, dalla moglie prese licenza e fuor della cittá se n’usci. E, cavalcando adagio adagio, non fu lontano un miglio che s’accorse non aver alcune bagagliuole che per Alba comprate aveva, che cosi nome aveva la castaldella; laonde, rivoltato e speronato il cavallo, verso la cittá se ne ritornò a pigliar quelle, fra sé pensato avendo di fingere aversi nel forziere dimenticato alcune sue scritture, o altro che meglio in proposto gli cadesse. Né si tosto fu giunto appresso casa, che senti un gran rumore nella sua strada; per la qual cosa fattosi, cosi come era a cavallo, piú binanti un poco, vide quattro con le spade ignude forte oltraggiare uno ch’a lui parve che un suo fratello fusse. Era costui Gualtiero, che, di quindi, secondo l’ordine dato, passando, era da quattro stato assalito, i quali similmente in iscambio còlto l’avevano per il fratello di Nicolò, percioché egli aveva uno vestimento intorno tutto rosso, come vestito apunto n’andava colui; e cosi studiosamente andava egli vestito, per essere apunto còlto in iscambio per il fratello di Nicolò da chiunque l’avesse da quella ora veduto entrare nella casa della diva, benché ora non troppo bene gli fusse tornato. Fu da Nicolò, che animoso e prode uomo era e che suo fratello il credeva, soccorso e tratto dalle mani di coloro, che malamente