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d’affezione avrebbe dato all’amico, se, cosi come gli fece compagnia e appresso per lui entrò nel pericolo ch’avete udito, cosi l’avesse persuaso a non vi andare e gli avesse negato quello che ad ambedue poteva in uno stesso tempo arrecare morte e vergogna. Voglio dir questo: che, amando egli Lucio nel modo che dite, l’affezione, che volete che l’abbia sforzato a far per lo amico quello che fece, lo avrebbe ancora tirato alla considerazione del pericolo che gli soprastava e a lui e al compagno, facendolo; onde egli poscia non avrebbe consentito a cosa veruna, e se non per timore della sua vita, almeno per timore di quella di Lucio, posciaché egli tanto lo amava, come dite. Ma, perché lo amore, che alla donna portava, cosi offuscato l’intelletto gli aveva, che considerazione alcuna aver non poteva, subito che senti promettersi la sodisfazione del suo desiderio, non avendo risguardo ad altra cosa, corse quasi ingordo pesce all’esca, senza pensamento nessuno che sotto ascoso gli potesse essere l’amo, al quale sogliono il piú delle volte i semplici e incauti rimanere appesi. Che lo amore delle amate non abbia forza di farci esponere la vita a cotali pericoli, non potrete dire; ché io mille essempi vi potrei ricordare di coloro che non pure con isperanza, come costui, hanno fatto il simile, ma volontariamente a certa morte si sono condotti, contentandosi solamente che per tale effetto le amate loro vedessero il grandissimo affetto del loro amore. — Rispose il Barbaro: — E io quanti essempi vi potrei addurre di coloro che, come dite voi, a certa e volontaria morte sono andati per li loro amici? Ma ditemi: ove trovate voi legami piú stretti e piú tenaci di quelli con i quali ci stringe e ci ritiene la santa amicizia? Non sapete voi che altro non vuol dire «amicizia» che una eterna unione di volontá, la quale, quando è vera, non è fondata in noi né sopra desiderio umano né sopra alcuno altro fondamento terminato e vano, ma si bene sopra il merito della virtú, o per inclinazione di potentissime stelle o per similitudine di complessione o per altra cosa ferma e stabile quanto la vita? Ma, per rispondervi a quello che dite, quando affermate che, amando egli Lucio, piú lo doveva ritenere adietro il timore del danno e della vergogna di esso Lucio, che spingerlo