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stare nelle cose gravi e severe, ma, per alleggiar gli animi alquanto, discendere alcuna volta a quelle che con la piacevolezza loro possano dilettare gli ascoltanti. Ora, se alcuno sará che di avere oggi ragionato di donne gli dispiaccia, appo costui io non prenderò fatica di fare scusa; ma scusisi pur messer Fabio, che n’è stato cagione e che fece la proposta, anzi che con tal patto pensò egli di onorarmi del reggimento oggi datomi sopra di voi, e (quello che non s’è fatto in altrui) non volle consentire ch’io dovessi essere principale della giornata, se non fussi contento ancora di far ragionare di cotal materia, compiacendo cosi a se stesso come al rimanente di voi, che ciò mostravate di aver caro. — Disse allora messer Fabio: — Troppo temete, messer F’ulvio, che da questi signori non si creda che voi siate alle donne favorevole, poiché, con riscusarvi di quello che accusato non séte, v’ingegnate di rimovere dal pensier loro cotal sospetto. Ma, poiché voi ve ne volete scaricare col rivolgere in me tutta la colpa, io non mi curo né mi vergogno che essi credano che, con l’avere io proposto questo tema, ami le donne, cercando di compiacer loro col far chiare e illustri le lor virtú e col mostrare a chiunque noi può credere che, avendo Iddio, universal creatore di tutte le cose e giusto riguardatore delle opere altrui, fatto la donna con uguali potenze dell’anima, con ugual sentimento e con la parte ragionevole come l’uomo, possa parimente essa donna avere in sé virtú e producere atti cosi laudevoli e onorati come l’uomo. E, quantunque a ciò la donna cosi forse non sia per natura atta come l’uomo, veggendosi quella communemente essere piú soggetta al mancamento della perfezione che l’uomo non è, si come voi ben diceste, messer F’ulvio, questo porrò io a favor delle donne; le quali, potendo meno, e per conseguente avendo disvantaggio, pur si veggono operare cose grandi e virili, e in loro ancora risplendere quelle virtú che le fanno essere di gloriosa e chiara fama appo noi. Ma, percioché lo entrare nel presente discorso per ora altro non sarebbe che un dar principio a profondissima quistione, altre fiate da sottili e alti ingegni a favor delle donne trattata, e un mettersi in ampio campo delle loro lodi, per dove