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poi vedere l’obbietto vero della virtú, della cortesia, del sapere e della gentilezza, miri madonna Camilla Manzuola, madonna Penelope dalle Armi, madonna Camilla Malvezza. Queste sono tutte matrone da paragonare con grandissimo vantaggio a qual piú illustre, virtuosa e rara donna negli antichi e ne’ moderni tempi si ricorda. —

Tacevasi il Badovaro, quando il magnifico Moresino, voltatosi allo Sperone, disse: —Chi cominciará, messer Sperone, a entrar nelle lodi della bellezza, del valore e della gentilezza delle donne di Padova, se voi non siete quello? A voi veramente si convien cotal carico; a voi, dico, che, per essere della istessa patria, molto meglio d’ogni altro le conoscete, e che apunto siete uomo di cosi alto ingegno e di cosi feconda e faconda eloquenza, che quello, che fora di loro a raccontare impossibile a molti, a voi sará facilissimo. — Rispose lo Sperone: — Magnifico messer Marcantonio, anzi a me, per tutte le cagioni ch’avete detto, mi si conviene di loro tacere, piú che ad ogni altro di questa compagnia. — Voi avete torto —soggiunse il Moresino — a non pigliar questo carico; ché gli è pur peccato che, fra tante nobili, valorose e belle donne che si sono fra noi nominate, non si ricordi anco una madonna Elena Vigonzi e una madonna Lucietta Todeschina, ambe cosi belle e cosi gentili, che, se la bellezza e la gentilezza fosse cosa che con lo avere si potesse pagare, per pagar la loro non basteriano due mondi. Che vi pare poi di madonna Margherita Conte, di madonna Chiara Zacca, di madonna Polissena Grompa, di madonna Antonia Boromea, di madonna Camilla da Rio? Non confesserete, a confessare il vero, che queste donne sieno tutte fatiche, onori, anzi miracoli della natura? Madonna Nicolosa Pappafava, madonna Margherita Urbina, chi può ragionare appresso al segno del merto delle loro bellezze? Ma dove lasciava io la figliuola di messer Sperone, maritata a messer Marsilio Pappafava? per la quale voglio perdonare a esso messer Sperone il peccato ch’egli ha commesso a non prender l’assunto di raccontar le bellezze di queste gentildonne, le quali da lui potevano solamente avere le dovute lodi e il dovuto onore. Ma ora mi piace che egli non si sia posto a cotale