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loro, in qualche parte differenti. A me pare che colui, cheio dice, debba solamente avere avvertenza, come in ogni altra cosa ancora, al tempo, alla persona e al luogo, perché non è parola cosi pungente, che a qualche occasione non si possa per modestissima dire; e al contrario non si può cosi modestamente parlare, che alle volte non s’arrechi altrui noia e dispiacere. — Senza dubbio — disse lo Sperone — bisogna che s’abbiano queste avvertenze; ma si parla di qual sorte piú sieno da usare i motti, che piú, in ogni luogo e ad ogni occasione e in ogni tempo, possano passare senza biasimo, perché anco si può offendere con tanta leggiadria e prontezza che ragionevolmente non se ne merita reprensione. Come offeso fu a questi di uno che sonava di liuto, e sonava malissimo, e pur tuttavia per fare maravigliar la gente giurava di non aver mai imparato a sonare; al quale fu detto che serbasse i giuramenti per quando voleva far credere che avesse imparato. Io non so a questo motto come colui che sonava, ancoraché cosi un poco fosse tócco, potè tenere il riso e non ne volesse ancor bene a chi gli lo disse; e fu bello, perché confermò quello che colui diceva, ma lo rivoltò gaiamente in senso contrario. Come ancor quell’altro, che si vantava di non aver mai detto veritá alcuna; al quale fu detto che allora la diceva. — In effetto — disse il Colombo — sono molto belli questi motti, che, con apparenza di voler confermare ciò che dice colui che ragiona, li convertono il senso in contrario, come ha detto il signore Sperone. Nel qual modo rispose uno ad un sarto, che si vantava di rubbare onestamente, confirmandoglilo con dire che non poteva rubbar disonestamente, avendo il rubbare per cosa onesta. Hanno molto del buono ancora certi motti che si formano pigliandone occasione dall’aver preso una parola o un atto per un altro, come fece un mio amico, che, incontrandosi in una donna, ed ella salutandolo li disse: — Buon giorno, messer caro; — alla quale egli di subito disse: — Passatemi avanti, ch’egli è il dovere che le vacche vadano innanzi al carro; — e volle mostrare avere inteso che ella gli avesse detto «carro» invece di «caro». E un altro cosi fatto e molto gentile n’accadde, che uno.