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trafigga e che sia senza provocazione, ogni volta che esso motto sia sopra modo falso e acuto, perché la estrema bellezza del motto fa due effetti : prima rende maraviglioso colui a cui egli è detto, tanto che non gli h scia sentire la offesa; l’altro poi, e colui a cui tocca e gli altri, che Todono, rende certi che, piú tosto per non perdere cosi bel detto che per fare ingiuria ad alcuno, si sia detto: laonde ognuno sodisfatto il piú delle volte se ne rimane. Oltre che, con una parola detta avanti al motto si può benissimo iscusare esso motto: ma egli non ha poscia tutta quella grazia che avrebbe uscendone senza altro rispetto. — Orsú! — disse il Mulla — sappiate certo che il motto detto in difesa è quello ch’avanza tutti gli altri, perché, come sapete, tanto sta meglio e par meglio che altri si difenda essendo offeso, quanto è cosa piú ingiusta la offesa della difesa; si come intravenne una volta ad uno amico mio, a! quale una giovane a caso avendo gittata una scorza di melone sopra il capo e avendole egli detto che farebbe bene a tenersele per sé, gli rispose che le donava a’ porci. Alla quale egli disse: — Anco le vacche ne sogliono divenir grasse e belle. — Vedete come bene, senza mentirla perché ella chiamato «porco» l’avesse, si vendicò, lei subito chiamando «vacca», ed ebbe grazia grande. Fu ancora di tal natura il motto che l’altro giorno a Santa Maria della grazia diede in risposta un uomo da bene ad un frate la domenica di pane e pesce, il quale, volendo tassare uno che mangiasse troppo, disse: — Io non so se Cristo avesse cosi facilmente saziato i cinquemila che egli in tal giorno saziò con cinque pani e due pesci, se avessero tutti avuti la fame ch’avete voi. — Al quale egli disse: — E’ non mi è cosa nuova che voi altri frati non crediate che Cristo possa fare ogni miracolo. — E cosi, accusandolo eretico, gli rinfacciò la sua incredulitá. — Bello ne fu uno — soggiunse il Mocenigo — che l’altro giorno rispose messer Camillo ad un altro, cui egli invitò per la terra con esso a caulinare, il quale gli disse: — Io non converso con lupi. — A cui egli rispose: — Tu n’hai ragione, perché le pecore da loro non sono sicure.— Un altro simile ne disse a questi giorni un mio amico ad uno