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ebbe il Vangelo e il Credo e alcune altre corte orazioni, avendosi prima rasciutto il fronte due o tre volte e isputato altretante, rivoltatosi verso il popolo, cosi cominciò un certo suo sermoncello: — Fratelli miei devoti, voi sapete, peroché Cristo ve lo ha chiaramente dimostrato, essendovene lui stesso stato essempio, oltre allo averlovi sempre con parole avvertito, che il maggior piacere, che noi mortali possiamo fare al sommo Padre Eterno, è lo aver pietá del prossimo, amandolo e aitandolo sempre di quel che egli ha bisogno con ogni nostro potere. Io non credo adunque che difficile mi sará ora il trar da voi quel frutto ch’io desidero, e perché sapete quanto bene egli è, e perché si pieni di caritá vi conosco, che, qualora vi si s’appresenta innanti un poverello vergognoso e bisognoso, per compassione l’aitate. Ecco ch’io ve lo dimostro e raccomando; — verso Nastagio stendendo la mano e dimostrandolo a tutti, che unitamente e attentamente, per meglio udir lo prete, presso all’altar s’erano ritirati, soggiungendo quello esser stato giudeo e avere insieme con la sua falsa fede ogni suo avere abbandonato. Non pensò Nastagio (ché per niuno rispetto crederlo non doveva) che quelle parole fussero dette per lui, benché la mano del prete avesse veduta verso di sé cennare. Per che, non movendosi punto, e quasi, ancoraché avarissimo fusse, gli venne volontá di por mano alla borsa e far quello che a infiniti giá incominciar vedeva. II primo fu Faustino, che, colá venutone ove Nastagio dimorava, gli porse la elemosina; al quale atto un poco colui si turbò, e con voce bassa disse: — Io ho miglior borsa che tu orecchie non hai. — Alle quai parole il prete, che verso il popolo, per veder qual frutto le sue parole facessero, ancora era rivolto, non conoscendo Faustino per colui che lo avesse ciò fatto fare, disse: — Messeri e voi altri, dateli pure elemosina, né ponete mente a sue parole, peroché egli è troppo modesto e vergognoso; e chi non può farglila pigliare altrimenti, glila ponga in seno, nella camicia e nelle calze o dove meglio gii viene, purch’egli se ra porti seco. — E poi, rivoltatosi tutto a Nastagio solo, soggiunse: — Non ti vergognare, buon uomo, ché maggiori uomini di te sono divenuti di te piú bisognosi ;