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modo e stato che si sia, sia sempre buono, parmi che avanzi tutti gli altri meriti quello ch’acquistiamo quando facciamo bene a chi espressamente vediamo con gran bisogno e con gran vergogna di richiederne ad altri. Io ho veduto, molte fiate ch’io ci sono stato, alla prima messa venire in questa vostra chiesa un certo, il quale so io per certo esser giá stato giudeo, e ora (mercé di Dio che cosi gli ha posto in cuore) è fatto cristiano, e cosi religiosamente e castamente vive, ch’io non credo che il sole veda il miglior uomo di lui. Ma allo incontro non credo che la terra sostenga il piú misero e il piú povero, e appresso il piú vergognoso e il piú modesto, tanto che è troppo; ch’io vi giuro, per la sua bontá, ch’io nulle volte gli ho voluto dare elemosina, ch’appena egli l’ha voluta pigliare. Però sarebbe opera pia e degna di voi, che religioso siete, una mattina ch’a voi paresse che piú brigata ci fusse, nella chiesa narrare e la conversione e la bontá di questo uomo, e operar si che egli avesse una buona elemosina. E, se a voi cosi è in piacere, datemi aviso del giorno, che, quantunque quasi troppo per tempo egli si ritruovi nella chiesa vostra, io farò in guisa che molti miei amici, altro non sapendo, quella stessa mattina se gli ritrovaranno, e faremogli avere una buona caritá. — Messer lo prete, che prete non era come molti ne sono al tempo d’oggi, e che invidia non aveva delle elemosine altrui, e che per puro zelo di caritá e dello amore che a Dio portava, e non per far mercanzia della bontá di esso Redentore, custodiva il tempio divino, gli promesse gagliardamente la seguente domenica (che piú gente ci sarebbe, peroché la sagra della chiesa era) far l’uffizio com’ei doveva, rammaricandosi pur troppo non l’aver saputo piú tosto. Faustino, avendogli prima benissimo dato la somiglia di costui, cosi de’ vestimenti come della faccia e del resto, dal buon sere s’accommiatò, e, con alcuni giovani suoi compagni avendo ragionato il tutto, incominciò con desiderio ad aspettar la domenica. La qual venuta, alla prima messa con molti altri giovani si ritrovò, e ritrovovvi anco il buon messer Nastagio, al luogo usato postosi con di molta altra brigata, insolitamente quivi venuta per esser la sagra di detta chiesa. Messer lo prete, poiché leggiuto

G. Parabosco, Opere varie.

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