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pure le abbia arrecato una scintilla di noia la nuova ch’ella confessa avere intesa della morte mia! O misere orecchie, voi, voi pure udito avete dalla propia sua bocca che giamai non le calse del nostro tormento. Ah femina crudele! ringrazio il cielo che, dovend’io per tua cagione cosi disperato morire, mi porge occasione di trar te e l’amante tuo di vita insieme meco. Mi doglio solo che una sola e brieve morte da me averai, ove io da te tante, si lunghe e si penose n’ho avute. Duoimi ancora che innanti che tu muoia io non ti potrò far vedere la morte di colui che tu cotanto ami; si come la tua crudeltá sforza me a veder quella di te, cui, malgrado mio e d’ogni dovere, ancora amo e ho cotanto amata. La polvere ch’io intendo mandarti sará mortifero veleno, che a te e allo amante tuo dará morte in uno stesso tempo, e a me giova che il fine della tua vita sia repentino e subito, accioché tu non muoia consolata d’intendere ch’io pianga la tua morte, ch’io non potrò non piangere. Che se tu avessi spazio e coni modo di vedere la scontentezza mia nel tuo morire, so ben io che consolata morresti; cosi il veder me misero e lagrimoso sempre ti piacque. Ma muori, ingrata: ché, se di lá averai piacere d’intendere il mio dolore, ugual pena daratti il vedere il tuo amante per mia cagione avere avuto l’istesso fine. — E, detto questo, di Ietto gittatosi, pieno di mal talento, verso una bottega d’uno speziale s’inviò; e, quello ritrovato, dimandò se sorte nessuna di veleno avesse che ottimo fosse, fingendo essere sforzato a mandarne fin in Francia ad uno altro speziale suo amico grandissimo, che per aver d’ogni cosa rara non perdonava a spesa di nessuna sorte; e simulò non aver piú commissione di cercarne in detta cittá che in ogni altra che in Italia fusse, purché facesse in modo che egli di perfettissimo n’avesse. Lo speciale, che s’avvisò che costui cosi lo volesse per se stesso adoperare, senza accommodarne in Francia amico niuno, e che appresso giudicò che egli gli lo pagherebbe ogni denaro, si pensò di rimediare a qualche malvagia operazione, e d’una polvere d’uno sonnifero, che fatto aveva mirabilissimo, qualche ducato rimborsarsi. Per che, senza pensare a cosa alcuna, disse: — Messere, quando voi mi vogliate pagar bene