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patria, non potendo ornai piú sopportare l’amoroso foco, che non solamente per cosi lunga lontananza scemato non era, ma si bene cresciuta assai e di forza maggiore divenuto sempre. Conoscendosi il giovane, per li disagi sofferti in questo e in quell’altro paese e per la passione amorosa che egli con cosi gran su i pena sopportata aveva, essergli la barba folta e lunga cresciuta e appresso il viso cosi macilente e afflitto divenuto, che molto bene poteva essere sicuro di andarne alla patria senza essere da persona vivente raffigurato, si pose in camino, partendosi di Parigi, e in abito di romito in Alessandria se ne venne, con animo di fare ogni opera per parlare alla giovane amata. La quale non essere ancora maritata ritrovò, avendo prima fra se stesso deliberato, se all’usato dura e crudele la ritrovava, di volersi a uno stesso tempo e palesarsi e in sua presenza ferirsi d’un coltello nel petto e morire. Giunto adunque nella patria, nell’osteria nascosto di molti giorni se ne stette, pur tuttavia pensando come possibile fusse che egli a Cornelia parlare potesse con comoditá e senza darle sospezione alcuna di sé, e appresso in quale proposto, per poter intendere l’anima ch’ella teneva verso di lui. Né guari andò che la fortuna gli apparecchiò occasione, onde, meglio che egli imaginare non s’avria saputo, le potè e parlare e intendere l’animo suo. E fu che, avendo egli a caso pronosticato alla moglie dell’oste, la quale allora gravida si ritrovava, che nel corpo due fanciulli, un maschio e una femina, teneva, ed essendo ciò stato il vero, s’era per tutta la cittá sparsa la fama: ond’egli da molte persone n’era tenuto (peroché l’abito in ciò l’aitava ancora assai) per un santo profeta. Il che fu cagione che, un giorno che il padre né la madre nella cittá non si ritrovavano, per una fante da Cornelia fu secretamente mandato a chiamare, la quale da lui desiderava sapere il fine d’alcuni suoi secreti. Laonde egli, fattosi insegnare la casa, promise andare il doppo mangiare, e andò; nella qual casa arrivato, avendogli fatto la giovane grandissime accoglienze e veneratolo assai, cosi a dire gli incominciò: — E’ vi parrá forse strana e appresso maravigliosa cosa, padre venerando, che si pigli una pulzella tanta licenza, che senza