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che la notte, la quale, dopo la stanchezza del giorno, richiedeva imperiosamente il riposo. Ecco dunque giustificato il mio silenzio, ch’io stessa sopportava d’altronde di assai mala voglia, e facendone lamentanza con Cleofe, essa sempre mi spronava a non lasciarti più oltre senza mie nuove.

Sicchè dunque la Cleofe il 21 dicembre partori felicemente un bambino, ch’io tenni al battesimo insieme con Papà, e cui fu posto il nome di Luigi Giacomo. Dimanda a Brighenti il motivo per cui il secondo non è il primo nome. Sul finire del puerperio, alla povera Luisa venne male al petto, e dopo aver passato una infinità di giorni in letto, quando si accostava a guarire, venne la risipola a rinnovarle il male per cui ancora soffre e non si può ancora ristabilire. Ed io stava sempre aspettando ch’essa si guarisse, per poterti scrivere più tranquilla di anima e di corpo, ma quest’ora non è mai venuta, e la mia amica, e gli amici miei mi perdoneranno s’io ho tardato tanto a dir loro che li ho sempre nella mente e nel cuore.

Ecco cessato alla fine questo crudo inverno! Noi non l’abbiamo però avuto come voi altri, oh molto meno, ma è sempre una immensa fortuna l’esserne fuori. E voi altri penserete già con piacere che si accosti il tempo di andare in villa a godere di quelle bellezze e di quei vezzi che non lasciano dopo di sè alcun rammarico. Ma prima di andare in villa, Marianna mia, vorrei, che mettessi alla posta sotto fascia, diretto alla Paolina Leopardi il libro seguente che ti sarà facile trovare in Modena, perchè stampato costì