Pagina:Panzini - La cagna nera.djvu/96


— 92 —

butta a mare quella bestia rognosa che ti rende ridicolo; e se vuoi un cane, ti regalerò io un bel bracco. Cosa vuoi andare in giro con quella carogna? E poi — aggiunse sorridendo — tienti un po’ su, vestiti meglio e comincia a far la corte alle donne che tengono molti ducati. Non vorrai mica aspettare quando sarai vecchio?

Egli se ne andò tutto soddisfatto di avermi dato buoni consigli; e io rimasi confuso con quella mia bestia da presso; e peggio fu poi, che meditando su le sue parole, m’avvidi che esse contenevano molto di vero.

Fu una ben triste sorpresa!

«Ma e allora? — esclamai esterrefatto — allora che era di me? Quella virtù, quel sacrificio, quel dovere costantemente compiuto, di cui andavo così superbo, che riempiva tutta la mia vita, non era altro che una tragica farsa ne la quale io solo era attore e spettatore ad un tempo».

Pensai a lungo così quel giorno, andando sempre dove non c’era gente, lungo la spiaggia ferrigna di quel golfo; e l’onda sonante e frangentesi a miei piedi con regolare intervallo, mi pareva dire con rabbia: tutto è monotono quag-