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sciare agli imbecilli la cura di fabbricarli. La virtù e l’onestà sono come l’abito nero di rigore per presentarsi in società; ma voi capite che per indossarlo non importa punto di essere gentiluomini. La virtù anzi in certi casi è obbligatoria come il frac per i camerieri.

«Ma vi dirò anche di più e tutto per niente, senza paga, come faceva Socrate. Sentite: la morale, la pedagogia, in una parola tutto il grosso armamentario dell’educazione privata e publica deve avere per voi un’importanza suprema perchè possiate vivere bene e felici ne la civile e progressiva società. Si studia cioè di rendere voi, o piccoli amici, simili (scusate il paragone) alle zampine del gatto. Avete mai osservato le zampine del gatto? Sì certo, e avrete visto come esse sieno soffici e soavi. Così dovete diventar voi nella vita. Ma esiste una convenzione tacita, un accordo segreto e che si comprende solo per l’istinto: cioè sotto il dolce vello dovete nascondere l’artiglio ben rotato ed adunco: guai se per isbaglio o per buona fede ve lo sarete fatto tagliare. Come ghermire, come graffiare, amici miei? Voi sarete perduti in tal caso e fatti oggetto di scherno