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Ci provvede il Governo; l’individuo ne è dispensato. Non vede quante società di beneficenza, congregazioni, patronati, fiere, balli, ricoveri, ospedali, manicomi vi sono per i poveri? Ella non ha altro dovere che di pagare le sue imposte; al resto ci pensiamo noi. E poi? E poi bisogna sapere un poco industriarsi ne la vita! Commerci, faccia traffichi col grano, con l’uva, con quello che vuole; e se sono cresciute le imposte, è cresciuto anche il prezzo de le derrate: legga i giornali, i listini di borsa; insomma non istia ad attendere la manna dal cielo come gli Ebrei. Ma le ferrovie, il telegrafo, la posta, i trattati di commercio, le società di navigazione, i mercati sono tutte cose state istituite con immenso dispendio perchè la gente svelta se ne valga ed accresca la ricchezza nazionale. Se non m’intende, peggio per lei: non è mica nato ieri perchè le si debbano insegnare queste cose! Tale è il progresso, e bisogna saperne approfittare e pagarlo. Non pretenderà mica che lo si abolisca per fare piacere a lei! —

G. Giacomo non sapeva davvero che cosa rispondere a quegli argomenti ed a quelle apostrofi