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78 Diario sentimentale

squith ha promesso che la guerra borghese durerà almeno venti anni. Aiutiamo, dunque, gli Stati borghesi a rovinarsi. Dopo comincerà la nostra guerra, la quale sarà così tremenda, con milioni di proletari, gridanti vendetta, che la attuale sarà in paragone, piccola cosa. Dopo di che avverrà la purificazione ideale. Bismark è stato il cancelliere di ferro della borghesia, Carlo Marx è il cancelliere di ferro del proletariato. Picchiamo, dunque, sodo (come dice il Kaiser), o compagni!»

Non so perchè invece di sorridere di queste profezie, mi è venuta una gran tristezza!

È una pagina apocalittica. Bisognerà ricordarla!

Certo questi re e imperatori che si sfidano a vicenda, sono pazzi! È la danza macabra dei re che corrono al suicidio.

Il signore, mio vicino di villa, mi dice, un po’ seccato: — Non si può mai sapere con precisione il numero dei morti. — Un pacifico, ben pensante signore! Vive nella sua casetta di campagna, come il grillo nel suo buco. Coltiva a tempo perso l’orticello. Egli non si affretta verso i giornali del mattino. Attende sino alle quattro che gli portino il suo Corriere della Sera. Ma non lo legge sùbito, lo ripone per il dopo pranzo quando fa siesta e fuma la pipa. Non ha figli che còrrano pericolo, non capitali in azioni che còrrano pericolo. — E,