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102 Diario sentimentale


Ora Hans Barth scrive una lettera che è riprodotta nel Secolo di ieri, in cui dice molte cose bellissime e già dette: ma quello che più interessa sono le parole in cui dichiara che in Germania non si tratta di una guerra dinastica e diplomatica ma della guerra più popolare che un popolo possa mai combattere...., di una guerra veramente nazionale ed ideale.

Allora, quello stesso che diceva Missiroli: imperialismo socialista sotto lo stemma feudale degli Hohenzollern!

Che tremenda confusione!

Chi poi viene dalla Germania reca la maravigliosa novella che quell’immenso popolo è stupendamente tranquillo, sicuro del suo diritto, sicuro della vittoria. La gran dama teutonica e l’umile operaia ora fanno, con pacate mani, grosse calze di lana bigia per i soldati.

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Dicono i giornali che l’Inghilterra, la sola che si era permessa il lusso aristocratico della libertà, dovrà costringere, per legge, i suoi figli al servizio militare per avere i milioni dei combattenti che questa guerra domanda. Ma allora le democrazie sono bellicose e tiranniche più delle aristocrazie!

La gente crede che sia il contrario.