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Comunque — se il trattato vuol essere d’indole elementare, vuol cioè esporre una possibile costruzione immediata di quella scienza e non una ricostruzione raffinata, intelligibile ed utile soltanto a chi abbia già dimestichezza con tutto il suo vocabolario speciale — è necessario che le parole tecniche non definite siano fra quelle che già hanno assunto cittadinanza nel linguaggio ordinario, esprimano cioè concetti che, traendo origine da semplici intuizioni, si sono già formati, anche in intelletti incolti, mediante gli abituali procedimenti psicologici di confronto e di scelta, di coordinazione e di subordinazione, di classificazione e di astrazione.

E cui, ciò non ostante, sembrassero mere finzioni del pensiero il punto e la retta del Geometra, osserverei che non diversamente allora egli deve giudicare il punto materiale ed il raggio luminoso isolato del Fisico.

Quasi sempre l’autore, pur non definendo alcune parole, non tralascia però di commentare ciascuna di esse in chiose, sovente utilissime ma che non fanno parte della teoria. Non vi si indugia, se questa parola ha già nel comune linguaggio un solo e preciso significato; se invece ne ha parecchi, manifestamente distinti e precisi, gli basta dichiarare quell’unico tra essi ch’egli le attiribuirà e fissarne la scelta con opportuni esempi intuitivi. Altre volte però il significato tecnico della parola è alquanto diverso da tutti quelli che volgarmente le vengono attribuiti; ed allora — con appropriati richiami all’intuizione e con sottili insospettate distinzioni — egli contribuisce alla formazione del concetto corrispondente, affrettando ed integrando così il lavorio psicologico accennato, di cui ogni intelletto normale è capace, ma che non in tutti si svolge con eguale rapidità ed intensità.

E si badi che — mentre un lettore privo di esperienza metodologica può credere ingenuamente che le parole tecniche definite abbiano in qualche modo maggior dignità scientifica di quelle non definite — effettivamente la dignità scientifica delle une e delle altre è la medesima: la piena e chiara determinazione del concetto espresso da ciascuna parola definita dipendendo unicamente dalla piena e chiara determinazione del concetto espresso da ciascuna parola non definita.