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role o frasi, il cui significato egli ritenga già noto; purchè tra il definito e il definente stabilisca perfetta eguaglianza, sicchè al lettore sia poi lecito, dovunque e quando gli piaccia, sostituire al definito il definente od inversamente.

Per lui, nessun concetto pertinente alla sua scienza è assolutamente indefinibile, come erroneamente ha creduto Blaise Pascal, quando asseriva che «il y a des mots incapables d’être définis... parce que ces termes-là désignent si naturellement les choses qu’ils signifient... que l’éclaircissement qu’on en voudrait faire apporterait plus d’obscurité que d’instruction». E ciò egli non ammette per due ragioni semplicissime: 1° perchè nessun termine designa naturalmente alcuna cosa; 2° perchè non ha alcun senso l’asserire che un termine può o non può essere definito, quando non si dichiari a quali altri termini si consente o si vieta di ricorrere nella chiesta definizione.

Gli è invece, come ho accennato, che nessun Geometra e nessun Fisico è mai riuscito a definire alcuna parola del suo vocabolario tecnico ricorrendo esclusivamente alle parole «qualche, nessun, ogni, e, o, non....» che sole spettano al vocabolario logico. E perciò il Geometra ed il Fisico, proprio all’inizio della loro trattazione, si trovano costretti ad usare alcune locuzioni tecniche senza definirle ed a giovarsi di esse per definirne poi altre successivamente; ognuna delle quali sarà ben definita in ciascun trattato, in quanto sia interamente espressa con locuzioni ivi già adoperate.

Solo in tal modo lo scienziato riesce ad evitare quei circoli viziosi da cui non possono salvarsi gli autori di vocabolari, desiderosi di tutto definire; e di cui, ad esempio, chiunque può leggere nell’ottimo Larousse questo grazioso saggio: «coq = mâle de la poule» — «poule = femelle du coq».

Quel che ho detto ora sembra dar ragione a Blaise Pascal o contraddire la mia critica; «sembra» perchè, se è necessario che il Geometra ed il Fisico ricorrano a qualche locuzione tecnica senza definirla, gli è consentita però qualche libertà di scelta, nel cui uso appunto si manifesta in gran parte la sua genialità di trattatista. Risulta perciò non esservi locuzione non definita in un trattato che non possa esserlo in un altro; e quindi nessuna può affermarsi incapable d’être definie.