Pagina:Ossino - Appunti di relatività.pdf/23


APPUNTI DI RELATIVITÀ 21

Riassumendo abbiamo:

- un primo sistema di riferimento S stazionario;
- un secondo sistema di riferimento S’ dell’osservatore, in moto inerziale con velocità U rispetto a S;
- un terzo sistema di riferimento proprio dell’oggetto, in moto inerziale con velocità u rispetto a S.


Ricordiamo alcune convenzioni:

- le lettere in grassetto minuscolo indicano vettori a tre dimensioni nello spazio ordinario.
- le lettere in grassetto maiuscolo indicano vettori a quattro dimensioni nello spazio-tempo;
- gli apici (’) indicano le grandezze trasformate rispetto ad S’.


Il Principio di Relatività consente di scegliere i sistemi di coordinate a nostro piacimento senza perdere generalità. Di solito si usano sistemi cartesiani con gli assi omologhi paralleli, e gli assi X coincidenti col moto dell’oggetto. In questo modo le coordinate dell’oggetto sugli assi Y e Z sono sempre nulle, ed il calcolo ne risulta molto semplificato. Per convenzione si stabilisce che all’istante iniziale le origini di tutti i sistemi di riferimenti coincidano.

Tutto questo si definisce configurazione standard dei sistemi di riferimento.