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134 PARTICELLE-DI-LUCE E ONDE-DI-MATERIA

È un altro importante indizio della stretta analogia esistente fra l’energia elettromagnetica e l’energia cinetica degli oggetti materiali. Infatti dall’espressione relativistica dell’energia cinetica abbiamo ottenuto la trasformazione generale dell’energia, valida anche per l’energia elettromagnetica. Questo risultato è molto più che un indizio. Ne abbiamo ricavato nuovi parametri ondulatori validi per qualsiasi oggetto fisico e per qualsiasi velocità . Il grafico della velocità di fase operazionale evidenzia in modo eclatante la completa continuità fra Meccanica ed Elettromagnetismo.

Dalla Relatività abbiamo ricavato l’equazione d’onda generale, da cui si ottiene sia l’equazione d’onda elettromagnetica di d’Alembert, sia quella classica di Schrödinger per le particelle materiali. Da tutto questo emerge un quadro unitario per cui dobbiamo considerare l’energia cinetica e quella elettromagnetica come due manifestazioni differenti dello stesso fenomeno. In altre parole risulta che:

l’energia cinetica di oggetti fisici privi di massa si manifesta come energia elettromagnetica.


Per conseguenza l’espressione onde-di-materia si deve sostituire con quella più appropriata di onde-di-energia-cinetica, che comprende anche le onde della radiazione elettromagnetica. Considerando l’energia elettromagnetica come la forma dell’energia cinetica di oggetti privi di massa, si capisce che le proprietà ondulatorie della luce, la stabilità dei livelli atomici, la diffrazione degli elettroni, ecc., sono in realtà tutte manifestazioni diverse della natura elettromagnetica dello spazio-tempo fisico.

Come avvenne per il fantomatico etere luminifero del 1800, dalla Meccanica operazionale si deduce che sarebbe inutile anche il misterioso dualismo onda-corpuscolo del 1900. Riteniamo che una adeguata considerazione del terzo effetto relativistico porterà ad una profonda revisione delle stesse basi concettuali della teoria quantistica.