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APPUNTI DI RELATIVITÀ 133

Nell’introduzione abbiamo riportato l’espressione di Feynman:

“...Neppure io lo capisco. Nessuno lo capisce...”.


Soltanto pazzi o sciocchi presuntuosi possono mettere in dubbio le parole del premio Nobel Feynman, e nessun fisico vuole essere giudicato pazzo o sciocco. Dopo anni di inutili tentativi molti teorici avranno concluso:

Questa cosa non la capisco, ma se non la capisce nemmeno Feynman allora non la può capire nessuno!


Così i “Padri Fondatori” hanno stabilito per postulato che il dualismo sia una proprietà intrinseca del mondo atomico, incomprensibile per il nostro pensiero strutturato sull’esperienza macroscopica e deterministica.

Alla fine il dualismo è stato assunto come assioma, troppo simile ad un Mistero di Fede, da credere senza pretendere di capire. Così è diventato il grande Atto di Fede della Ortodossia fisica del ventesimo secolo.

Molte volte le interpretazioni più evidenti sono state scelte assiomaticamente, poi condivise e sostenute con grande determinazione e per lungo tempo da tutta la comunità, fino a quando si è finalmente capito che erano completamente sbagliate. Riteniamo che il dualismo delle particelle elementari potrebbe essere un ottimo candidato da proporre per il “Club degli Assiomi Evidenti”, che annovera fra i suoi soci più insigni la Terra piatta, la Cosmologia geocentrica, l’Impossibilità del volo umano, l’Etere luminifero.......

È un fatto sicuramente indiscutibile che qualsiasi fenomeno ondulatorio, anche l’onda stazionaria, è sempre accompagnato da parametri che variano periodicamente. Poiché non si conosce niente di simile riferibile a particelle ferme, la teoria di de Broglie è invalidata dal fatto l’effetto ondulatorio non può derivare da una caratteristica intrinseca delle particelle. La teoria di Schrödinger ha dato risultati brillanti, ma è limitata al campo non-relativistico, e la sua equazione si basa su una funzione d’onda di difficile interpretazione.

De Broglie ha fallito perché ha applicato la legge di Planck all’energia relativistica totale delle particelle materiali, ed ha ottenuto una velocità di fase con caratteristiche assurde. Schrödinger invece ha ottenuto una equazione d’onda di grande successo facendo riferimento solo all’energia cinetica, sebbene nella versione classica.