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APPUNTI DI RELATIVITÀ 131
UN MISTERO INUTILE
IL “DUALISMO ONDA-PARTICELLA”


Miriadi di fotografie mostrano particelle elementari che si urtano e rimbalzano come bocce, ma sono facilmente reperibili anche figure di diffrazione del tutto simili a quelle prodotte dalla luce, che inevitabilmente hanno una interpretazione di tipo ondulatorio. Tutti i tentativi di associare a questi effetti onde “reali” sono falliti, gli effetti ondulatori prodotti da particelle materiali sono “reali”, ma le “onde reali” non si trovano.

Allora è prevalsa l’interpretazione che fa riferimento a combinazioni di onde-di-probabilità, che si propagherebbero con la velocità di fase di de Broglie, migliaia di volte maggiore della velocità della luce. Sebbene sostenuta da fisici di grandissimo valore, questa interpretazione non è senza problemi. Per es. non si capisce quale significato fisico abbia la velocità di fase di un’onda-di-probabilità, e perché questa sia proprio la velocità di fase di de Broglie, ignorando la velocità di fase di Schrödinger che riguarda la stessa situazione fisica, ed ha interpretato i dati sperimentali con grande successo. Un calcolo banalissimo mostra che mentre l’elettrone percorre una sola orbita dell’atomo di idrogeno, nello stesso tempo le orbite percorse con la velocità di fase di de Broglie sarebbero:


È molto difficile credere che la formidabile stabilità della struttura atomica abbia qualche relazione con la velocità pazzesca voluta da questa teoria. Saggiamente de Broglie pensava che questa assurda velocità teorica potesse riferirsi soltanto ad un’onda fittizia. Oggi molti fisici sperimentali sono convinti della “realtà” delle onde-di-materia, mentre i fisici teorici spiegano questi fenomeni in termini di onde-di-probabilità. Non risulta che materia e probabilità siano sinonimi equivalenti, quindi non si capisce come conciliare i termini onde-di-materia e onde-di-probabilità.

È evidente che regna ancora grande confusione.

Quando non si trova la spiegazione giusta, si trovano le parole giuste! Così si nasconde la propria ignoranza, e spesso le parole giuste sono efficaci tranquillanti! Buttandola in Filosofia i fisici non hanno più necessità di capire, è sufficiente che i risultati del calcolo teorico siano statisticamente in accordo con i risultati sperimentali.