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DI FRANCESCO REDI. | 17 |
mai vedute sotto la lingua, ma perchè in se medesime le guaine si ripiegano, e si raggrinzano, come fa il mantice nel mandar fuora il fiato, o come raggrinza le labbra il cane, quando digrigna i denti, e vuol mordere.
Fu proposto, se questo liquore preso per bocca potesse ammazzare, e fu da alcuni costantemente affermato, ma colla medesima costanza da altri negato, ed il suddetto Iacopo Viperaio si esibì a berne una cucchiaiata intiera, e de fatto fu veduto saporitamente più, e più volte lambirne.
Se tu se’ or Lettore a creder lento
Cio, ch’io dirò, non sarà meraviglia,
Che io che’l vidi appena il mi consento.
Prese Iacopo una Vipera delle più grosse, delle più bizzarre, e delle più adirose, e fece a lei schizzare in un mezzo bicchier di vino non solo tutto ’l liquore, che nelle guaine avea, ma ancora tutta la spuma, e tutta la bava, che questo serpentello agitato, percosso, premuto, irritato potè rigettare, e si bevve quel vino, come se fosse stato tanto giu-