Pagina:Ortiz - Per la storia della cultura italiana in Rumania.djvu/33


23


uno dei quali 1 fu confiscato, e il „Dizionario di Buda” 2 Codesto dizionario etimologico non dovè godere di una gran diffusione. Tutti invece lessero la „Storia dell’origine dei Rumeni della Dacia”, che, in poco più di dieci anni, ebbe due edizioni e fu, d’ora innanzi, la Bibbia dell’idea latina. Il maestro Lazăr di Avrig, che il 1817 passò i monti e venne in Rumania per fondare a Bucarest la prima scuola nazionale, credeva in questa Bibbia, sotto l’influsso della quale crebbe in Transilvania un gruppo di giovani, quali Ioan Maiorescu, Papiu Ilarian, August Laurian, Simion Bărnuțiu, che, fieri della loro discendenza latina, promossero i moti del 1848, li organizzarono secondo la tradizione romana e li descrissero in lingua latinizzata. Or bene codesti giovani passarono tutti, o prima o dopo il 1848, di qua dai monti ed esercitarono sull’insegnamento rumeno un’influenza preponderante. Ioan Maiorescu è infatti il fondatore delle scuole di Craiova, Laurian di quelle di Bucarest e della Moldavia, Bărnuțiu dello Studio di legge di Jassy. Qui da noi, Gheorghe Asaki in Moldavia e Ioan Radulescu soprannominato Eliade in Muntenia, credettero con tutta la forza del loro animo nell’origine latina del nostro popolo, che, dal primo di essi che aveva studiato a Roma, fu anche cantata in bei versi; ma non accettaron l’idea di modificar la lingua, modellandola sulla latina e neppure di scriverla con sole lettere latine. Eliade è infatti inventore di un sistema ortografico misto, che è durato per qualche tempo e fu adottato anche in Moldavia.

Si giunse così fino al 1860, quando si poser le basi di una Romania una. Si fondò allora l’Accademia Rumena di Bucarest e suo primo pensiero fu la formazione d’una lingua letteraria, quasi che la lingua letteraria non fosse, — ad eccezione s’intende di qualche neologismo scientifico che era pur necessario d’introdurre, — un fatto compiuto sin dai tempi delle prime pubblicazioni ecclesiastiche. Laurian ed il suo scolaro Massimu si addossarono il compito del vocabolario, che apparve il 1871 in due

  1. Dialogul pentru începutul limbei române, col quale s’apre il: Lexiconul românesc-latinesc, unguresc-nemțesc... Buda, 1725, ma fu confiscato nella sua prima redazione che fu in latino, e si può leggere in rumeno nella Ortographia romana sive latino-valachica, una cum clavi qua penetralia originationis vocum reserantur, pubblicata a Buda il 1819.
  2. Cfr.la nota precedente.