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le scoperte recentissime nella scienza emendarono. Il professore Carminati in pieno conci storo dichiarò che egli per onore della scienza e del principe non avrebbe letto quel vecchio testo se non se per confutarlo pubblicamente. È vero che il torto può anch’essere o nella invidia, o nelle opinioni del professore: ma gl’ispettori hanno essi fatto quanto dovevano per provare false le accuse? E senza queste prove di fatto, come potranno obbligare un professore a seguire un testo anzichè screditarlo? Se usano della pubblica autorità, e se consigliano il ministro ad usarne, non renderebbero forse ridicolo il governo in caso che il testo fosse veramente cattivo? Quindi la tacita connivenza su l’inesecuzione de’ decreti che non si sono discussi e decisi con lumi bastanti; quindi l’insubordinazione palese, quindi il tacito disprezzo per gl’ispettori e la direzione, disprezzo che insensibilmente si riflette sul governo. Ciò che si è detto su l’esame dei testi, si applichi ad ogni altra cosa che richieda un decreto, e più sulla scelta delle persone. Si è mandato ier l’altro un professore che cominciò a fare stocchi con gli usurai, e collette; cose che non si fanno per istantanee passioni, ma per abitudini antiche. A che dun-