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LEZIONE III.
La letteratura rivolta all’esercizio delle facoltà intellettuali, e delle passioni.
S’io avessi a giudicare da quella specie di tristezza con cui ho meditata e scritta la precedente lezione, e dalla mesta attenzione con cui parmi l’abbiate ascoltata, se inoltre questo giudizio avesse per mira più il vostro diletto che la vostra utilità, dovrei senza dubbio pentirmi di ciò che vi dissi, e convincermi che le verità le quali udite non dilettano, non devono essere mai palesate. E così certamente avrei fatto, se non fossi nel tempo stesso persuaso che niuna verità, la quale miri a far più libero l’animo dalla opinione falsa degli uomini e dalle chimere della fortuna, niuna di si fatte verità va taciuta, tanto più che quel lume che nuoce da una parte dissipando molte amabili chimere dell’uomo, giova poi doppiamente nel mostrare quali sono i conforti e i piaceri reali a cui gli uomini potranno più sicuramente affidarsi. Che ciò sia vero lo vedrete, o giovani, nel discorso d’oggi. Perocchè