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82 GUERRE GOTTICHE


CAPO XVI.

Truppe di Belisario nella Tuscia. Bessa padrone di Narnia, Constantino di Spoleto e Perugia: costui vittoria. Vitige mandata soldatesca nella Dalmazia parte a furia per Roma. — I Gotti assediano Salona. — Domanda fatta dal re gotto ad un sacerdote uscito di Roma, e costui risposta.

I. Belisario venuto al possesso di tutte le adiacenze di Roma sino al fiume Tevere, fortificolle. E tosto ch’ebbe acconciamente regolato ogni cosa inviò Constantino alla testa di forte schiera de’ suoi pavesai con parecchie lance, tra cui Zanter, Corsomano ed Esemano massageti, e con altri guerrieri nella Tuscia all’uopo di soggiogarla: fece similmente comando a Bessa di occupare Narnia, munitissima città della provincia. Questo duce era gotto di origine, e della schiatta di coloro che in antico abitavano la Tracia, né aveano seguito Teuderico quando egli condusse nell’Italia i Gotti; dotato d’un pronto ingegno e pieno di guerresco valore a maraviglia imperava alle truppe, e di per sè con iscaltrezza ben rara maneggiava gli affari. Egli occupò Narnia senza opposizione dei cittadini, e Constantino ebbe nello stesso modo Spoleto, Perugia ed altri luoghi, venendo spontaneamente accolto dai Tusci entro le proprie mura; e presidiato Spoleto fermò colle truppe sua dimora in Perugia, prima città de’ Tusci. Vitige informato di queste faccende spediscevi un esercito co’ duci Unila e Pissa. Quegli muove ad incontrarlo, e gli dà battaglia in un sobborgo, nel quale conflitto