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DIALOGO TERZO. 51

che questa maladetta peste non ha compreso tutto il mon- do? di maniera che la maggior parte de gli uomini, lasciate da parte l’ altre imprese lodevoli e onorate, non fanno altro che giuocare. E trovasi di quegli che vi si inebbriano den- tro e perdonvi il lume de la ragione, in modo che si dimen- ticano de l’ onore, de la salute propria, de la roba, de la donna, de’ figliuoli, de gli amici, e finalmente di loro stessi; e consumando in quello le cose necesarie, si conducono in una povertà tanto ignominiosa, che fuggono il cospetto de gli uomini più che non facciam noi quel de’ cani; e massi- mamente di quegli che gli conobbero quando egline erano in migliore stato; non restando però di pensar sempre donde ei possino cavare qualche danajo per andare a giuo- carseli, e piuttosto patir de le cose necessarie. Ed ecco, Ulisse, i piaceri che hanno gli uomini: non ti par ei ch’è sieno piuttosto dolori?

Ulisse. Lepre, e’ non son tutti gli altri così, e l’uomo

non è forzato più a questo che a un altro. E oltre a di que- sto, puo con la sua prudenza rimediare a tutto quel che gli arreca dispiacere.

Lepre. Si, ma con difficultà, essendo così guasto e cor-

rotto tutto il mondo. Si che non mi persuader più che io cambi questo essere col vostro, che io non voglio d’ uno stato dove io non ho pensiero alcuno, tornare in uno dove io non mi contenti mai; e dove io abbia a vedere che quel che la natura a fatto a comune per tutti, mi sia occupato da chi possa più di me; laonde io abbia a diventare per forza suo servo, e abbia a ricever per prezzo de la mia servitù avaramente da lui quel che mi ha dato liberamente la na- tura; e dove tutti quei diletti che io prendo mi abbino a la fine ad arrecar dolore.

Ulisse. Io non voglio che tu dica tanto ostinatamente

così: non vedi tu, animal vile che tu sei, e di tanto poco conoscimento, che tu non sai pur se tu sei maschio o fem- mina?

Lepre. Si, voi non lo sapete, che vi par così intendere

ogni cosa; ma noi lo sappiamo benissimo.

Ulisse. Tu hai paura d’ogni cosa e fiditi solamente nel