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gli emigranti nella luna 171


Ella parlava timida e veloce.
Quello che ammansa, quello che consola,
37pioveva dalla giovinetta voce.

“Io l’ho veduta. Corre sempre, vola,
passa. Ma mentre va, che non mai posa,
40a noi non volge che una parte sola.

Vediamo, noi, nel cielo azzurro o rosa,
sempre quelle montagne, sempre quelle
43paludi. Sempre. Ma di là? Che cosa

è mai di là, verso le grandi stelle?„


iii


E la luna fu mezza. Erano tutti
di là. Ciascuno avea varcato un nero
47cerchio di monti, un bianco orlo di flutti.

Ciascuno andava per un suo sentiero.
Movean lassù per il paese vuoto,
50silenzïoso come il lor pensiero.

Movean pensosi; e cancellava il moto
l’orme sue stesse; per l’eternamente
53non visto, per l’eternamente ignoto;