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si abbandonarono Aulla, Fivizzano, Fosdinovo ed i paesi vicini, e si ritirarono per la via di Cerreto.
Gli abitatori di quei Comuni proclamarono unanimi la dittatura a Vittorio Emanuele.
La bandiera tricolore sventola in tutta la Lunigiana. Nessun fatto d’arme posteriore agli annunziati.
Torino 23 maggio, ore 10,30 ant. – Jeri il nemico volendo impedire le ricognizioni verso la Sesia dirette personalmente dal Re, si mostrò in forze a Palestro e altrove. La sua artiglieria fu ovunque vinta e fatta tacere dalla nostra.
L’isolotto in faccia a Terranova fu occupato dalle Reali Truppe. Pochi furono i morti e i feriti.
Avvenne uno scontro oltre la Sesia dove il capitano Brunetta, di Nizza Cavalleria, venne ucciso. Il nemico si mostra forte a Mezzanino e Vaccarizza.
All’osteria presso Torricella fu fucilata una intera famiglia. Nel fatto di Montebello rimasero morti il colonnello Morelli, i tenenti Blanay, Scassi, Govone. Feriti il capitano Piola, i tenenti Ghiglini, Salasco, Milanesio, e il sottonente Mayer. — I Francesi hanno occupato Casteggio, ove si fortificano.